Biogas, innovativo impianto della società MarcoPolo

A Vignolo il primo esempio al mondo di centrale di valorizzazione delle biomasse zootecniche di filiera a ciclo chiuso. Intanto il Fondo Amber Energia ha finalizzato l'acquisto del 30% del capitale di Marcopolo.

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Lo scorso 5 luglio a Vignolo (CN) è stato inaugurato dalla società del cuneese MarcoPolo Engineering SpA il primo impianto al mondo di valorizzazione delle biomasse zootecniche di filiera a ciclo chiuso nell’ambito del ‘Progetto Ambientale Zooagrobioenergetico di Filiera a Ciclo Chiuso’.

L’impianto si basa sul recupero dagli allevatori delle biomasse zootecniche in surplus e sul reimpiego delle stesse evitando così, secondo quanto previsto dalla nuova Normativa Nitrati, l’inquinamento atmosferico e terrestre. Nel 2011, con l’entrata in vigore dei nuovi e restrittivi parametri sulla concentrazione di nitrati introdotti dalla Unione Europea (che dagli attuali 340 kg per ettaro si abbasserà a 170 kg), lo smaltimento dei residui da allevamento, rappresenterà uno dei principali problemi per la filiera zootecnica, nonché un serio allarme ecologico.
In tale contesto, l’innovativa risposta di MarcoPolo consiste nel totale abbattimento delle componenti inquinanti, in parte trasformate in energia rinnovabile e in parte trattate microbiologicamente per diventare un fertilizzante completamente naturale.

Le potenzialità di sviluppo intrinseche a questo processo produttivo hanno portato il Gruppo Amber Capital a individuare MarcoPolo come il primo investimento del nuovo fondo di private equity, dedicato alle energie rinnovabili. Amber Energia, con regolamento approvato nel novembre 2009 da Banca d’Italia, ha finalizzato l’acquisto del 30% del capitale di Marcopolo di cui condivide strategie e obiettivi di crescita.

L’impianto di Vignolo non produrrà particolari odori, uno dei timori che aveva allarmato alcuni comitati locali. Dai 4 grandi digestori che ospitano fino a 100 tonnellate al giorno di stallatici (liquami di bovino e pollo) provenienti dagli allevamenti dei circondari e in particolare da Vignolo, Demonte, Castelmagno, Cervasca e Bernezzo.

Il metodo di digestione anaerobica senza ossigeno produce biogas trasformato in energia pulita: 700 kWh/giorno che soddisferà il fabbisogno di oltre 500 famiglie. I residui della prima lavorazione vanno su tre grandi vasche all’aperto di 1,5 ettari per diventare dopo l’intervento naturale dei microorganismi in Humus Anenzy un compost destinato all’agricoltura, ma anche ad uso domestico.

 

Per informazione: MarcoPolo Engineering SpA

 

6 luglio 2010

 

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