Obiettivo solare termico: un metro quadrato per italiano

Presentato il position paper di Assolterm per la promozione del solare termico in Italia. L'obiettivo di un metro quadrato per abitante al 2020 potrebbe essere raggiunto grazie ad una crescita media annuale del 35%, ma serve subito un quadro legislativo e di incentivi più coerente e meno frammentato.

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In Europa il 49% dei consumi finali riguarda l’energia termica, di cui il 34% è calore a basse temperature. Aspetto da non trascurare è che il 61% dei fabbisogni totali di calore a basse temperature riguarda il settore residenziale.
Alla luce di questi dati, tanto conosciuti dai decisori pubblici quanto da questi così poco considerati, Assolterm, l’associazione di categoria del solare termico, spiega nel suo position paper, presentato ieri a Roma nel corso della Conferenza “Il solare termico a un punto di svolta“, perché questa tecnologia dovrebbe assumere un ruolo più rilevante in Italia nel Piano d’Azione Nazionale sulle rinnovabili, quindi da qui al 2020. Uno sviluppo che richiede un quadro legislativo e di incentivi più coerente e meno frammentato di quello attuale.

Obiettivo da raggiungere al 2020, che secondo l’industria del settore non è neanche troppo ambizioso, è quello di 1 m2 installato per abitante. Questo risultato dovrebbe essere raggiunto grazie ad una crescita media annuale del 35%, con un totale installato al 2020 di circa 42 GW termici e un risparmio di 3,6 Mtep, pari al 25% dell’obiettivo complessivo al 2020 che è di 14 Mtep. Per un quadro della odierna situazione di mercato italiana (ed europea) rimandiamo al nostro articolo “Fotografia del solare termico europeo e nazionale“.

Assolterm ritiene necessario per questo obiettivo un sistema certo di incentivazione e di misure che possa coprire le diverse tecnologie e applicazioni, a partire dalla detrazione fiscale. In particolare si chiede al Governo che le detrazioni fiscali siano rese operative per un periodo minimo di 5 anni (2011-2016), per poi valutare come e se procedere con questa tipologia di incentivo. Entrando più nello specifico, la proposta è di applicare la detrazione fiscale, che dovrebbe restare del 55%, per tutti gli impianti negli edifici nuovi ed esistenti e per le spese totali dell’impianto “chiavi in mano”.

La detrazione, applicabile a tutte le tecnologie del solare termico, dovrebbe avere un bonus massimo detraibile di 60.000 euro ed essere spalmata per un numero di quote annuali compreso tra 5 e 10. Inoltre, Assolterm richiede anche che l’incentivo delle detrazioni possa essere cumulabile con i finanziamenti in conto capitale messi a bando dalle amministrazioni locali, in modo che, dice l’associazione, non venga scoraggiata la libera iniziativa di queste ultime nel promuovere e incentivare l’uso delle energie rinnovabili.
Vista la scarsa disponibilità di risorse pubbliche, secondo il nostro punto di vista gli incentivi a fondo perduto (e la loro cumulabilità con la detrazione) dovrebbero invece essere dedicati dalle amministrazioni locali esclusivamente a impianti o applicazioni innovative o ancora poco mature tecnologicamente.

Sempre per quanto riguarda i contributi, Assolterm spiega che questi dovrebbero essere erogati una tantum, ad installazione avvenuta, e che dovrebbero variare in base alla dimensione dell’impianto. Sarebbe fondamentale anche – si afferma – definire criteri e procedure di controllo per salvaguardare la qualità dei prodotti e l’efficienza di funzionamento degli impianti.
In sintesi per Assolterm il contributo a metro quadrato dovrebbe essere concesso secondo i seguenti scaglioni:

  • per impianti fino a 5 m2: 400 euro/m2 
  • per impianti compresi tra 5 e 30 m2: 350 euro/m2
  • per impianti di taglia superiore ai 30 m2, si potrebbe, invece, definire un “conto energia termico” attraverso un contacalorie applicato all’impianto e a un sistema di trasmissione dei dati a un soggetto terzo.

L’idea di fondo è che l’incentivazione al solare termico possa fornire garanzie chiare da far valere nei confronti delle banche ai fini di un prestito per l’investimento iniziale.
Secondo i calcoli di Assolterm l’impatto economico di un simile sistema di incentivazione, stimando un contributo medio di 350 € a metro quadrato per uno scenario di 1 m2 per abitante, ammonterebbe a circa 19 miliardi di euro per tutto il decennio 2011-2020.

Ma Assolterm, per raggiungere quell’obiettivo al 2020, considera necessarie anche altre misure. In primis la pubblicazione dei decreti attuativi del DLgs 311/06 che introdusse l’obbligo di rinnovabili nei nuovi edifici e nelle ristrutturazioni per coprire almeno il 50% del fabbisogno di acqua calda sanitaria. In considerazione di questa mancanza, Assolterm attraverso la propria Commissione Tecnica, ha elaborato delle “Linee guida sull’obbligo solare nei nuovi edifici e nelle ristrutturazioni” (vedi pdf).

Altro aspetto è quello dell’integrazione architettonica e della semplificazione amministrativa. Il DLgs 115/08 ha introdotto un’importante semplificazione amministrativa declassando l’installazione di pannelli solari termici da manutenzione straordinaria a manutenzione ordinaria; ciò richiede quindi solo una comunicazione preventiva al Comune, senza il coinvolgimento di un tecnico.
Ma servirebbero ancora delle integrazioni, perché la norma lascia fuori gli impianti a circolazione naturale e le installazioni sui tetti piani. Le “Linee Guida sull’obbligo solare” realizzate da Assolterm propongono una soluzione a tale problema, senza per questo rinunciare alle giuste esigenze di integrazione architettonica.

Inoltre, dalla semplificazione introdotta dal DLgs 115/08 restano totalmente escluse le installazioni nelle aree soggette a vincolo paesaggistico o architettonico. Per queste ultime mancano criteri uniformi su tutto il territorio nazionale che possano essere adottati da tutte le Soprintendenze.

Infine, l’associazione di categoria del solare termico non trascura altri aspetti chiave come l’informazione ai cittadini, la formazione certificata di installatori e professionisti, la ricerca e lo sviluppo di progetti dimostrativi.

Per la documentazione: Assolterm

 

LB

1 luglio 2010

 

 

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