Il Piano d’azione rinnovabili 2020. Silvestrini a Ecoradio

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Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il Piano di azione per le energie rinnovabili in Italia al 2020. In che modo il nostro paese intende raggiungere gli obiettivi entro il 2020? L'opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

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La Direzione generale per l’energia nucleare, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica del Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato un Piano di azione per le energie rinnovabili in Italia al 2020 (pdf) (vedi anche sintesi in pdf), in riferimento alla Direttiva Europea 28/2009 che fissa obiettivi nazionali obbligatori e stabilisce un quadro comune per la promozione dell’energia da fonti rinnovabili.
Il documento analizza in che modo l’Italia intende raggiungere gli obiettivi per le rinnovabili al 2020: un passaggio dal circa il 5% del 2008 al 17% della quota dei consumi finali di energia del 2020..

Da una lettura del piano emerge che la stima dei consumi finali di energia in Italia previsti per il 2020 resteranno analoghi a quelli del 2008, cioè pari a circa 131 Mtep. Se si tiene conto che nel 2009 tali consumi sono ulteriormente calati, è facile rilevare che lo sforzo che si dovrà attivare sul fronte dell’efficienza energetica è più ridotto rispetto a quanto previsto solo due anni fa. Quindi la crisi economica, avendo ridotto i consumi energetici, sembra facilitare il raggiungimento degli obiettivi al 2020 e questo spiega perché, a livello europeo, si sta pensando di aumentare dal 20 al 30% la riduzione delle emissioni.

Per quanto riguarda gli obiettivi della parte elettrica sono stati aumentati quelli dell’eolico (16 GW), in linea con il pensiero degli operatori del settore; sono state inoltre raddoppiate le potenzialità delle biomasse, mentre l’obiettivo per il fotovoltaico è rimasto simile ad un vecchio documento del ministero, cioè 8milaMW. Se questa cifra qualche anno fa poteva sembrare eccessiva, oggi, a nostro parere, è una sottostima di ciò che in realtà potrà avvenire da qui al 2020.

Per le rinnovabili termiche, le vere protagoniste delle politiche per le energie pulite dei prossimi anni, sarà indispensabile trovare nuovi strumenti, come il potenziamento dei certificati bianchi, che potranno permettere di far fare il grande salto che è necessario a queste tecnologie per contribuire agli obiettivi 2020.

L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

 

16 giugno 2010

 

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