L’eolico europeo a cavallo della crisi

Nel 2010 l'eolico europeo vedrà la potenza installata crescere del 13%, con altri 10 GW installati, di cui 1 anche in Italia. La buona notizia è che incominciano ad arrivare nuovi ordini post credit crunch. Le previsioni per l'eolico europeo pubblicate da Ewea in occasione del Global Wind Day, oggi 15 giugno.

ADV
image_pdfimage_print

Nel 2010 l’eolico europeo continuerà a sfidare la crisi economica e vedrà la potenza installata crescere del 13%. Un rallentamento relativo rispetto alla crescita 2008-2009, ma la buona notizia è che incominciano ad arrivare nuovi ordini dopo il “credit crunch”.

Per l’anno in corso si attendono, infatti, nuove installazioni per altri 10 GW che porteranno il totale cumulativo a circa 85 GW. Nel nostro paese in arrivo, certificati verdi permettendo, un altro gigawatt, come pure in Francia. In Spagna è atteso invece un calo, che sarà però più che compensato dal boom nei nuovi membri dell’Unione Europea, in particolare Romania e Bulgaria, e dall’avvio di parchi offshore per 1 GW.

Sono le previsioni per il 2010 diffuse ieri dall’European Wind Energy Association. L’annuncio di arriva in coincidenza con il Global Wind Day, oggi 15 giugno, che prevede 220 eventi in 30 paesi, tra cui l’installazione di una turbina eolica da 29,5 metri che Ewea, assieme ad Enel Green Power, monteranno a Bruxelles accanto alla sede della Commissione europea.

“Prevediamo un altro anno di forte crescita per l’eolico europeo” ha dichiarato il direttore di Ewea, Christian Kjaer, ma quel che è più significativo: “al contrario del 2009, i risultati di quest’anno risulteranno da ordini assegnati dopo l’inizio della crisi finanziaria, dimostrando la fiducia degli investitori per questa fonte”.

La notizia è che la carenza di capitali si starebbe superando anche se, ha aggiunto Kjaer, “i grandi progetti, in particolare quelli off-shore, incontrano ancora difficoltà”. Ciò non toglie, come anticipato, che per l’eolico off-shore, grazie soprattutto ai progetti britannici, si prevedano per il 2010 nuove installazioni per 1 GW contro i 577 MW del 2009.

“È difficile dire ora se, per il terzo anno di fila, l’eolico vedrà ancora più nuova potenza installata di ogni altra fonte, ma è chiaro che sarà una sfida testa a testa con le nuove centrali a gas”, aggiunge il direttore di EWEA.

Nel 2009 (vedi report in allegato) il 39% di tutta la nuova potenza elettrica installata in Europa è venuto dal vento, seguito dal gas (26%) e dal fotovoltaico (16%), mentre per carbone, olio combustibile e nucleare gli impianti mandati in pensione sono stati più di quelli realizzati.
In basso un grafico Ewea che mostra la nuova potenza elettrica installata dal 1995 al 2009. Si veda come dal 2007 stiano cambiando decisamente i rapporti tra fonti fossili e nucleare e fonti rinnovabili.

Nell’anno alle spalle gli investimenti in eolico erano stati di circa 13 miliardi di euro, di cui 1,5 in progetti off-shore e le installazioni – con 10,1 GW- erano cresciute del 23% rispetto al 2008, portando il totale installato a fine 2009 a 74,7 GW.
Vale la pena ricordare lo sviluppo delle installazioni in Europa: a fine 1999 la potenza installata era solo di circa 9,6 GW; in dieci anni è quindi cresciuta di quasi 8 volte e dal 2004 è più che raddoppiata. L’Italia è terza per installato totale, con 4.8 GW, dopo Germania (25,7 GW) e Spagna (19,1 GW); questi due paesi detengono il 60% del totale eolico installato in Europa.

a cura della Redazione di Qualenergia.it

 
15 giugno 2010

ADV
×