Fotovoltaico, al palo la riduzione delle tariffe tedesche

Il Bundesrat, la camera dei Lander tedesca, ha di fatto bloccato l'approvazione degli ulteriori forti tagli alle tariffe incentivanti per il fotovoltaico che dovevano partire dal 1° luglio. La procedura si allunga. Si arriverà ad un compromesso tra le due Camere?

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A dispetto di tutte le attese il 4 giugno in Germania il Bundesrat (la Camera dei Lander) ha deciso di appellarsi alla Commissione di conciliazione contro la forte riduzione degli incentivi per il solare fotovoltaico decisa dal Bundestag (Parlamento Federale) ai primi di maggio a larghissima maggioranza.

Il 16 marzo il Bundesrat aveva già votato la raccomandazione che la riduzione dell’incentivazione non dovesse superare il 10% per non penalizzare troppo lo sviluppo del settore. Una particolare opposizione è stata espressa dagli Stati di Baden-Württemberg e della Baviera che hanno il maggiore sviluppo industriale del settore nel paese.

Come per tutte le leggi (ad eccezione di quelle costituzionali), l’approvazione del Bunderat non è obbligatoria, e alla fine prevarrebbe comunque il voto del Bundestag. Ma appellandosi alla Commissione di conciliazione la Camera dei Lander di fatto ritarderà la procedura di approvazione. A questo punto occorrerà convocare la commissione e, quindi, il Bundestag dovrà approvare nuovamente la norma. Risultato: non ci sarebbero più i tempi necessari per l’entrata in vigore della legge entro la data prevista, cioè il 1° luglio.
Infatti, dopo la valutazione della Commissione di Conciliazione la proposta di legge dovrà ripassare per la lettura al Bundesrat e successivamente nel Bundestag, che, in caso di disaccordo, per prevalere sul voto del Bundesrat, ha bisogno della maggioranza assoluta.
Forse si cercherà un compromesso ed è piuttosto improbabile che la legge possa passare prima di settembre.

Ricordiamo che il Bundestag aveva approvato a maggio un’ulteriore riduzione delle tariffe incentivanti operative da luglio 2010, dopo il taglio del 1° gennaio 2010, del 16% per impianti realizzati su tetto e del 15% per gli impianti a terra. Queste riduzioni aggiuntive nascono dalla necessità di adeguarsi, da una parte, al forte calo dei prezzi dei moduli del 2009 e, dall’altra, alla crescita del mercato fotovoltaico tedesco e quindi del peso degli incentivi sulle bollette elettriche dei tedeschi (nel 2008 un costo pari 2,4 miliardi di euro).

L’industria solare tedesca (Qualenergia.it – Il fotovoltaico tedesco e i tagli agli incentivi) si era anche detta disponibile ad un ulteriore taglio del 5%, ma le proposte contenute nella legge, come visto, sono state ben più elevate. Se la riduzione prevista dal Bundestag fosse resa operativa i tagli agli incentivi dall’inizio dell’anno sarebbero in alcuni casi di oltre il 35%. Un impatto forse troppo duro e rapido per un’industria ancora giovane.

a cura della redazione di Qualenergia.it

 

14 giugno 2010

 

 

 

 

 

 

 

 

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