Ma come deve essere la rete che serve e come procedere per realizzarla? Risponde a queste domande il lavoro appena pubblicato (vedi allegato) da Entso-E, l’organismo europeo degli operatori delle reti elettriche, ed Edso-SG, l’associazione degli operatori della distribuzione per le smart grid. Si tratta della Roadmap 2010-2018 e dell’Implementation Plan 2010-2012 della Iniziativa Europea per le Reti Elettriche (Eegi), documenti strategici sviluppati assieme alla Commissione Ue, all’associazione dei regolatori Ergeg e ai principali attori del settore.
L’Iniziativa Europea per le Reti Elettriche, spiega il documento, partirà con un programma di ricerca, sviluppo e dimostrazione di 9 anni, condotto dagli operatori del settore per accelerare l’innovazione nel settore e che sarà finanziato con circa 2 miliardi di euro.
L’iniziativa per le reti, ribadisce il documento, è il presupposto fondamentale per tutte le altre iniziative del piano SET (Strategic Energy Technology), come lo sviluppo di elettricità da eolico e solare, che rimarrebbe inutile senza una rete adatta ad accoglierla. Occorre che la ricerca e la pianificazione in materia di reti venga sviluppata a livello europeo, si sottolinea, per evitare di fare le stesse cose due volte e anche per promuovere la diffusione di innovazioni e best-practice.
Dopo questo quadro introduttivo, il documento passa a descrivere il programma nel dettaglio, specificando quali saranno i progetti da far partire in via prioritaria nel biennio 2010-2012 e il denaro con cui verranno finanziati. Si va da una serie di iniziative di studio e programmazione, per preparare interventi come la realizzazioni dei grandi elettrodotti in corrente continua, ad altre per migliorare il monitoraggio della rete, passando per progetti più concreti come quelli per aumentare la diffusione dei contatori intelligenti o quelli per realizzare punti di ricarica per veicoli elettrici (l’elenco è alle pagine 32 e seguenti del documento).