Impianti off-grid, cenerentola del fotovoltaico

Un settore dimenticato nel panorama di crescita tumultuosa del fotovoltaico di questi anni è quello degli impianti isolati o "off-grid. Oggi rappresenta appena il 5-6% del mercato totale, ma offrirebbe la soluzione, forse l'unica, per elettrificare le aree rurali dei paesi più poveri.

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Da quando agli albori di questo decennio gli impianti fotovoltaici connessi alla rete hanno iniziato a trainare il settore, con difficoltà si riesce ad avere un quadro dell’andamento del mercato del fotovoltaico off-grid.
Ma solo 11 anni fa (nel 1999) la potenza delle applicazioni FV cosiddette “isolate” superava quella degli impianti grid-connected: 107,1 MW contro 68,4 MW. Poi, come si può vedere dalla tabella in basso, nel 2000 si è avuto il primo sorpasso.
Paula Mints della società Navigant Consulting, in un articolo pubblicato sul sito Electroiq, mostra un quadro del passato e del futuro di queste applicazioni, proprio mentre siamo coinvolti nell’inebriante fase del mercato degli impianti multi-megawatt connessi alla rete.

Nel 2009 il FV off-grid è cresciuto solo del 4% rispetto all’anno precedente (360,4 MW, poco più del 5% del totale installato annuale), anche se il tasso di incremento nel periodo 2004-2009 è stato in media dell’11% (per il grid-connected è stato del 55%). In generale si può affermare che annualmente cresca poco, ma comunque con costanza.

Ancora oggi gli impianti fotovoltaici isolati restano la soluzione più competitiva per fornire elettricità in aree remote, dove con scarsa probabilità ci sarà accesso alla rete. In questi casi i costi avrebbero già raggiunto la “parità” e senza bisogno di incentivi. L’articolo offre un quadro sintetico dei mercati e dei segmenti applicativi, dai prodotti consumer alle soluzioni per abitazioni remote, dai piccoli gadget alle applicazioni industriali.

“Il mercato dei prodotti fotovoltaici off-grid – spiega Paula Mints – non registrerà un boom come quello degli impianti collegati alla rete, anche perché restano ancora molte barriere soprattutto dove il potenziale è più elevato, cioè nelle aree rurali dei paesi in via di sviluppo”. Per molti, infatti, questa soluzione non è percepita positivamente o affidabile e la preferenza ricade solitamente su impianti inquinanti (ad esempio, generatori diesel), solo apparentemente meno costosi. E’ però interessante notare come in molte aree urbane dei Pvs la fornitura di elettricità è spesso meno affidabile di quanto non lo sia nei villaggi o nella case isolate alimentate da impianti fotovoltaici off-grid.

Per favorire la diffusione e la gestione degli impianti FV isolati si dovranno certamente migliorare le soluzioni finanziare, accrescere la formazione per la manutenzione ordinaria, assicurare un servizio post-vendita, così come la disponibilità e la qualità dei moduli, ma resta una questione essenziale: quasi 2 miliardi di persone sono ancora senza energia elettrica e il fotovoltaico rappresenta oggi la meno costosa, la più pulita, la più flessibile e, in definitiva, forse l’unica soluzione fattibile per l’elettrificazione di queste zone del nostro pianeta.

LB

25 maggio 2010

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