La linea d’ombra delle rinnovabili. Silvestrini a Ecoradio

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Le rinnovabili e l'energia verde sono entrate nel cuore del sistema energetico. Oggi siamo in presenza di una nascente maturità del settore e questo trend positivo, in termini di potenza e di produzione, dovrebbe indicare l'inutilità di un ritorno al nucleare. L'opinione di Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio. La presentazione del nuovo numero di QualEnergia, la rivista bimestrale.

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Nell’editoriale del numero 2/2010 di QualEnergia, appena promosso on line sul portale Qualenergia.it e che sarà distribuito nel corso di Solarexpo di Verona (vedi sotto), si parla di “linea d’ombra“, ovvero il momento in cui, come suggerisce il titolo di un famoso libro di Conrad, si passa dalla giovinezza alla maturità. Questa linea d’ombra è la situazione che attualmente caratterizza le energie rinnovabili nel mondo.

Oggi siamo in presenza di un trend di crescita continua: l’anno scorso l’eolico è aumentato del 41% e il fotovoltaico del 20%. In Germania si sono registrati 20mila occupati in più.

Se guardiamo gli ultimi cinque anni, la produzione di nuove energie rinnovabili rispetto a quella di nuovo nucleare il rapporto è stato di 3 a 1 a favore delle rinnovabili. Questo divario tra rinnovabili e nucleare tende ad aumentare non solo per potenza installata ma anche a livello di produzione.

Per il 2050, infatti, si ipotizzano scenari in cui le rinnovabili dovrebbero coprire il 100% della domanda di energia complessiva o specificamente della domanda elettrica in Europa.

Le rinnovabili e l’energia verde sono entrate nel mainstream del sistema energetico; dovremo, quindi, fare i conti d’ora in poi con tutto ciò che questo significherà, per esempio in termini di nuove reti elettriche continentali.
Il radicale mutamento del paradigma della grande produzione centralizzata con, invece, il fiorire di nuove iniziative a favore delle rinnovabili dovrebbe fare riflettere sull’inutilità di un ritorno al nucleare.

L’opinione di Gianni Silvestrini a Ecoradio.

 

Il titolo di copertina del numero 2 di QualEnergia, la rivista bimestrale, è “Rinnovabili, nucleare: incompatibili“. Alcuni articoli sono già scaricabili in pdf sul portale Qualenergia.it, a partire dall’editoriale di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Qualenergia e del Kyoto Club dal titolo Nuovo trend: più rinnovabili, meno nucleare (pdf) sull’aumento del divario nel mondo tra produzione di elettricità verde e nucleare.

Gli articoli disponibili on line (vedi indice):

Sole d’Oriente di Leonardo Berlen
In pochi anni Yingli Solar è diventata una realtà di livello mondiale nel fotovoltaico

Il fondo è rinnovabile di Carlo Maria Magni, Fabrizio Barini
I Fondi specializzati in rinnovabili si stanno diffondendo anche in Italia

Come cambia il gas di Tullio Fanelli
Lo scenario internazionale del gas è mutato. L’Italia è in posizione favorevole.

Uno sguardo dal picco di G.B. Zorzoli
Il punto critico nell’estrazione del petrolio potrebbe essere distante se cambierà il paradigma dei trasporti.

Un treno chiamato desiderio di Anna Donati
Aumentano i pendolari d’Italia. Una freccia azzurra regionale per il trasporto regionale e metropolitano

Decrescita atomica di Giuseppe Onufrio
Problemi e declino dell’industria nucleare sono all’ordine del giorno

 

QualEnergia sarà presente a Solarexpo&Greenbuilding 2010: padiglione 8, stand E 41/E 52.

 

 

27 aprile 2010

 

 

 

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