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Alcune esperienze all’estero, che riguardano soprattutto Areva, il principale operatore del settore nucleare, stanno dimostrando chiaramente come la questione economica sarà alla fine decisiva per la cosiddetta rinascita dell’atomo in Italia.

Enel e le altre società elettriche interessate a costruire centrali termonucleari dovranno, infatti, trovare ingenti risorse, ma a quel punto gli istituti finanziari vorranno capire quali siano effettivamente i costi, spesso sottostimati in fase progettuale. Un elemento, questo, che renderà molto problematico il decollo del nucleare nel nostro paese.

Su questo argomento l’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia su Ecoradio.

 1 settembre 2009