Corre l’Italia delle rinnovabili. Silvestrini su Ecoradio

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Mentre le rinnovabili in Italia crescono a ritmi importanti e il nostro paese entra nella leadership mondiale del settore, il Governo punta sull'avventura nucleare che rischia di distrarre risorse e intelligenze dalle nuove tecnologie verdi. L'intervento settimanale a Ecoradio di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di QualEnergia e del Kyoto Club.

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Ascolta podcast (durata: 4′ 30”)

 

Gianni Silvestrini, nel suo intervento settimanale a Ecoradio, ha messo in evidenza come, a dispetto di molti indicatori economici che mostrano un’Italia in declino, si assista ormai da qualche anno ad un mercato delle rinnovabili in continua crescita, grazie soprattutto agli incentivi varati degli anni scorsi.
Nel complesso le nuove rinnovabili (solare, eolico, biomasse) hanno fatto registrare nel 2009 un incremento di circa il 15% rispetto al 2008.

Riguardo alla potenza installata l’Italia probabilmente si attesterà al 3° posto al mondo nel fotovoltaico (circa 1000 MW cumulativi a fine 2009) e al 6° nel settore dell’eolico (oltre 1.100 MW nel solo 2009).

L’Italia ha dunque ripreso a correre sul lato delle installazioni, ma anche per quanto concerne il suo punto debole, quello della produzione nazionale di tecnologia, ci sono segnali interessanti. Nuove industrie stanno nascendo in tutta Italia e questo potrebbe permettere di far fronte ad una domanda interna crescente, ma anche di pensare, in un futuro imminente, all’esportazione di queste tecnologie.

Di fronte a questo scenario positivo c’è però il tentativo di far ripartire nel nostro paese il nucleare, un percorso già irto di ostacoli e di problemi di varia natura.

Bisognerebbe al contrario impegnare incentivi, investimenti nella ricerca e le intelligenze del paese per far diventare l’Italia un polo avanzato sulle nuove frontiere energetiche, cioè su fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Il nucleare potrà solo distogliere da questi obiettivi ed oggi – afferma Silvestrini – si può ancora più decisamente ritenere che sia una scelta miope.

 

 

22 gennaio 2010

 

 

 

 

 

 

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