L’impianto fototermico sull’Ospedale ‘San Carlo Borromeo’

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A Milano, l'Ospedale sarà dotato di un impianto con multicollettori fototermici della Solarhybrid AG, in grado di produrre elettricità ed energia termica. L'inaugurazione è per il 19 aprile. Il progetto è promosso dalla DENA (Agenzia tedesca per l'energia), in collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Germanica e cofinanziato dal Ministero federale tedesco dell'Economia e delle Tecnologie.

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Sono in numero sempre crescente le strutture pubbliche che si orientano verso le energie rinnovabili, ispirandosi a criteri di risparmio energetico e difesa ambientale. Grazie al progetto “Leuchtturm“, promosso dalla DENA (Agenzia tedesca per l’energia), in collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Germanica e cofinanziato dal Ministero federale tedesco dell’Economia e delle Tecnologie nell’ambito del programma “Tetto solare” per l’apertura dei mercati esteri, anche l’Ospedale San Carlo Borromeo di Milano (immagina a destra) si è dotato di un impianto fototermico. Il programma “Tetto solare” fa parte dell’iniziativa sulle energie rinnovabili del Ministero tedesco dell’Economia, tramite la quale viene promosso l’ingresso sul mercato italiano dell’azienda Solarhybrid AG. L’inaugurazione dell’impianto avrà luogo il 19 aprile (vedi pdf) alla presenza del Console Generale di Germania a Milano, Jürgen Bubendey, e di numerosi esponenti della politica e dell’economia.

Brevettati dall’azienda tedesca Solarhybrid AG, i tre multicollettori fototermici di cui si compone l’impianto hanno infatti la particolarità di essere ibridi (vedi immagine in alto), ossia di trasformare parallelamente l’energia solare in energia elettrica e termica, e occupano una superficie totale lorda di 37 m2. I tre collettori, alla cui manutenzione provvederà gratis per 5 anni la ditta installatrice, sono stati posizionati su altrettante terrazze del “Quadrato Poliambulatori” del prestigioso ospedale. Lì è concentrata tutta l’attività ambulatoriale, alla quale ricorrono oltre 24mila pazienti all’anno, nonché un importante centro trasfusionale, che è in grado di esaurire le richieste sia di plasma che di emoderivati da parte di numerose strutture sanitarie di Milano, e il Centro di Ascolto Donne Immigrate.

All’impianto sono stati allacciati 120 lavandini, in un edificio il cui consumo di acqua calda corrisponde a circa 1.800 litri di acqua al giorno. Sarà dunque ridotto l’utilizzo di gas naturale e verrà anche prodotta energia elettrica pulita per l’immissione nella rete elettrica. Una buona metà del fabbisogno energetico annuale per il riscaldamento dell’acqua potabile dell’edificio potrà essere coperto dall’impianto. In estate la percentuale arriverà addirittura a circa l’80%.

Un display collocato all’ingresso dell’ospedale rileverà in modo costante il rendimento energetico dell’impianto, l’energia accumulata e la quantità di emissioni climalteranti evitate. L’impianto fotovoltaico del San Carlo potrà produrre 2.526 kWh di energia elettrica e 13.876 kWh di energia termica all’anno, riducendo l’emissione in atmosfera di 5,5 tonnellate di CO2 annuali. Il noto ospedale milanese entrerà così tra le strutture simbolo dei progetti di Expo 2015.

Per ulteriori informazioni:
Lara Iungo – [email protected] – tel. 02 39 8009-23 

4 marzo 2010

 

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