Le ragioni dell’efficienza energetica in Italia

Qualenergia.it pubblica un ampio articolo di Andrea Molocchi, responsabile dell'Ufficio Studi Amici della Terra, dal titolo "Efficienza energetica avanti tutta: un cambio di passo per il paese": come e perché questo ambito della politica energetica debba avere la priorità nelle scelte di un governo nazionale che invece continua ad essere piuttosto assente in materia.

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L’articolo (vedi pdf in basso) di Andrea Molocchi, responsabile dell’Ufficio studi Amici della Terra, che ha per titolo originale “Efficienza energetica avanti tutta: un cambio di passo per il paese“, elenca e illustra le ragioni economiche, produttive e sociali per cui le misure di efficienza energetica dovrebbero costituire la priorità non solo fra le varie opzioni di riduzione dei gas serra, ma anche nell’impostazione della politica energetica nel nostro paese.

In sintesi una politica energetica moderna dovrebbe rendere economicamente efficiente e praticamente fattibile il conseguimento degli obiettivi comunitari di riduzione dei gas serra e di sviluppo delle fonti rinnovabili, ridurre la dipendenza energetica dall’estero, favorire la ripresa economica e, non ultimo, sfruttare in maniera strategica le posizioni di primato nell’efficienza energetica di processi e prodotti che l’Italia e la sua industria possono vantare nel contesto europeo e, soprattutto, globale.

Al contrario, il governo italiano finge di compiere dei passi avanti, ma in realtà investe le risorse politiche ed economiche su opzioni di dubbio fondamento strategico e assai onerose per il Paese. Il nostro paese ha bisogno di una politica convinta sull’efficienza energetica più che di misure straordinarie in materia (leggi “piano straordinario di efficienza energetica”, previsto dalla legge sviluppo entro la fine del 2009), o di un piano nazionale che rimane nei cassetti (vedi piano del Ministero dello Sviluppo economico del luglio 2007, un documento che è diventato un vero e proprio “fantasma” nell’ambito della nostra legislazione), per non parlare del Dlgs 155 del 2008 che, pur avviando il formale recepimento della direttiva quadro 2006/32/CE sull’efficienza energetica negli usi finali, è sinora rimasto privo di attuazione.

Servono soprattutto provvedimenti “quadro” coerenti con il nuovo panorama di normative comunitarie su energia e clima al 2020, e interventi settoriali di efficientamento energetico nei due settori più critici: i trasporti e l’edilizia.

 

Scarica l’articolo in pdf:

Efficienza energetica avanti tutta: un cambio di passo per il paese di Andrea Molocchi (responsabile Ufficio Studi Amici della Terra)

2 febbraio 2010

 

 

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