Fotovoltaico, tagli degli incentivi in Francia

La Francia annuncia le nuove tariffe incentivanti per il fotovoltaico, valide  fino al 2012: tagli fino al 24% per non pesare troppo in bolletta e misure per frenare la speculazione. Intanto anche in Germania una nuova riduzione degli incentivi è prevista a breve, dopo un anno da record per il settore.

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Incentivi più bassi per il fotovoltaico francese: tagli fino al 24% (per certe tipologie di impianto come il semi-integrato) accompagnati da una mossa per rovinare i piani di chi voleva approfittare delle tariffe in vigore fino al 31 dicembre 2009. Le riduzioni delle tariffe sono in arrivo anche in Germania, dove ieri governo e associazioni del solare si sono incontrate per decidere il futuro degli incentivi. Mentre l’industria sta raggiungendo la sua maturità l’aiuto al fotovoltaico in Europa si sta lentamente ridimensionando, complici anche i timori per il peso su fiscalità e bollette che gli incentivi comportano. Ma ciò rientra nella logica del meccanismo feed-in-tariff.

In Francia le nuove tariffe, a cui EDF acquisterà l’elettricità fotovoltaica, sono ufficiali da ieri, quando il ministro dell’Ecologia, Jean-Louis Borloo, ha annunciato l’approvazione del relativo decreto (vedi allegato). Sono pari 0,58 euro/kWh per gli impianti integrati nel caso di abitazioni, scuole e ospedali e 0,50 €/kWh per tutti gli altri edifici; scendono a 0,42 €/kWh per impianti parzialmente integrati (a “intégration simplifiée”: non sostituiscono la copertura ma vi sono appoggiati), mentre gli impianti a terra riceveranno da 0,314 a 0,377 €/kWh a seconda della regione. Tariffe dunque meno generose – pare a causa della pressione di parte del Governo e del regolatore del settore elettrico – di quelle proposte in precedenza dal ministro dell’Ambiente, che arrivavano fino a 0,60 €/kWh.

A spaventare Parigi, infatti, il peso degli incentivi sulle tasche degli utenti: la differenza tra il prezzo di mercato dell’elettricità e la tariffa pagata da EDF agli impianti FV viene da una tassa bimestrale in bolletta, la “contribution au service public de l’électricité”: al momento (secondo Les Echos) di circa 1,6 miliardi, di euro di cui 500 milioni vanno alle rinnovabili.

Per evitare aumenti in bolletta, nel decreto si è inoltre dovuto ricorrere a un escamotage: in previsione dei tagli decisi ieri c’era stata una valanga di domande nei mesi finali del 2010 (per aggiudicarsi l’incentivo, che vale per 20 anni, con le vecchie e più generose tariffe). Quindi il provvedimento ha previsto che queste domande non vengano accolte se non per gli impianti che all’11 gennaio 2010 abbiano già presentato richiesta di allacciamento alla rete.
La prossima revisione degli incentivi per il fotovoltaico d’oltralpe è prevista per il 2012. Il piano francese è di raggiungere 1.100 MW fotovoltaici al 2012 e 5.400 MW al 2020.

Intanto anche la Germania si sta muovendo verso un ridimensionamento delle tariffe per il fotovoltaico e, come detto, ieri a Berlino c’è stata una riunione sulla questione tra governo, industria del settore e associazioni dei consumatori. Anche se dall’incontro non è ancora uscita nessuna decisione e non ci sarebbe accordo sui numeri è probabile che una riduzione arriverà presto: la proposta del ministero dell’Ambiente tedesco è attesa per la settimana prossima. Non è chiaro, scrive Reuter, se le nuove tariffe, ancora da decidere, entreranno in vigore da questo primo luglio o dal primo gennaio 2011.

Per il 2010 gli incentivi tedeschi – introdotti con grande successo nel 2000 – sono oggi intorno ai 0,39 €/kWh, il 10% in meno rispetto all’anno prima mentre negli anni precedenti sono stati ridotti dell’8% circa ogni anno. BSW, l’associazione tedesca del solare, ha proposto un taglio extra delle tariffe del 4,5% da applicarsi già dal primo luglio, mentre si parla di tagli dal 14 al 25% spalmati su un anno.

Quello appena concluso – grazie anche alla fuga di operatori dal mercato spagnolo dovuto al tetto agli impianti incentivati imposto da Madrid – è stato un anno record per il fotovoltaico tedesco: si stima in oltre 2,4-2,5 GW la potenza installata nel solo 2009 (Qualenergia.it – Impennata del fotovoltaico tedesco) per un totale di almeno 7,7 GW, quasi 8 volte l’installato in Italia.
Anche con la riduzione degli incentivi, secondo gli analisti (come Ardour’s Capital), il mercato dovrebbe reggere bene e la domanda rimanere sostenuta grazie al calo del prezzo degli impianti.

GM

14 gennaio 2010

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