Organi, gruppi di lavoro e temi della conferenza

  • 9 Dicembre 2009

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A due giorni dall'avvio della Cop15 di Copenhagen c'è incertezza ma anche speranza tra le migliaia di partecipanti. Da Leonardo Massai riceviamo una nota che ci sintetizza la complessa macchina al lavoro e i temi attualmente in discussione.

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A due giorni dall’inizio del summit di Copenhagen, il negoziato è partito ufficialmente in tutta la sua complessità. Sono 6 gli organi che si riuniscono e che sono chiamati a diramare tutte le questioni sul tavolo per concludere il percorso iniziato nel 2005 dopo l’entrata in vigore del protocollo di Kyoto e finalizzato a dotare la comunità internazionale di un nuovo accordo sul clima per il periodo dopo il 2012. I 6 organi sono:
1. la conferenza delle parti numero 15 (COP15)
2. la conferenza delle parti del protocollo di Kyoto numero 5 (COPMOP)
3. il gruppo di lavoro sull’azione cooperative di lungo termine in ambito Convenzione (AWG LCA)
4. il gruppo di lavoro in ambito protocollo di Kyoto (AWG KP)
5. gli organi sussidiari per il supporto tecnologico e scientific (SBSTA)
6. gli organi per l’attuazione della Convenzione e del Protocollo (SBI).

I negoziati delle Parti riservati agli esperti “tecnici” continueranno fino a sabato 12 dicembre, quando i ministri inizieranno ad arrivare a Copenhagen per concludersi ufficialmente martedì 15 dicembre e lasciare il tavolo negoziale alle decisioni politiche che saranno prese dai ministri e dai capi di stato e di governo – 110 attesi al momento nella capitale danese – nei giorni 16, 17 e 18 dicembre.
In realtà è difficile trovare tra le migliaia di partecipanti chi abbia prenotato il viaggio di ritorno prima del 19, segno evidente che la discussione andrà avanti almeno fino alle prime ore di sabato mattina.

Premesso che un’affluenza del genere ad una riunione delle Parti di una convenzione internazionale sull’ambiente è cosa alquanto rara, vediamo quali temi vengono attualmente discussi all’interno dell’affollatissimo Bella Center di Copenhagen?

I gruppi di lavoro creati in base al Bali Action Plan, AWG LCA e KP, devono semplificare il più possible la versione attuale dei documenti a disposizione delle parti, ovvero un testo negoziale di 174 pagine per l’ambito Convenzione e 4 testi diversi per l’ambito del Protocollo di Kyoto. L’obiettivo è rendere tali documenti comprensibili e accettabili da parte dei ministri e dei capi di stato che non avranno a loro disposizione molto tempo per capire di cosa si sta parlando e per decidere in proposito.

Ad oggi, nel dettaglio, la situazione negoziale è la seguente. In ambito Protocollo di Kyoto non esiste un unico testo negoziale ma una serie di documenti con implicazioni e caratteristiche diverse. Questo significa che la chiusura del negoziato è ancora lontana in questa sezione. In concreto le Parti negoziano nel modo seguente:
• Consultazione informale su obiettivi quantificati di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra per i paesi industrializzati
   – In tale ambito sono stati creati due gruppi negoziali ristretti sulla lunghezza e durata dei periodi di adempimento e sull’anno base di riferimento
• Consultazione informale su meccanismi flessibili e altre questioni
    – Gruppo ristretto sulle attività di uso del suolo, cambio di uso del suolo e forestazione
• Consultazione informale su conseguenze potenziali

In ambito Convenzione, lo stato del negoziato è più avanzato. Appositi “drafting groups” (gruppi di lavoro finalizzati a negoziare il testo parola per parola, paragrafo dopo paragrafo) sono stati creati per ogni capitolo del Bali Action Plan, ossia adattamento, mitigazione, capacity-building, trasferimento tecnologico, visione condivisa. La distanza tra le parti in molti dei temi menzionati è ancora molto ampia, ma da più parti si prevede che tali documenti costituiranno gli allegati «tecnici» del compromesso finale di Copenhagen.

Il SBI lavora su:
• Meccanismo finanziario della Convenzione
• Comunicazioni nazionali
• Sviluppo e trasferimento tecnologico
• Capacity building in ambito convenzione
• Attuazione del programma di lavoro di Buenos Aires su adattamento e azioni di risposta
• Questioni legate ai Pvs
• Budget performance 2008-9

Il SBSTA si concentra su:
• Sviluppo e trasferimento tecnologico
• REDD
• Attuazione del programma di lavoro di Buenos Aires su adattamento ed azioni di risposta

La CMP si riunisce di nuovo a metà settimana per discutere di :
• Proposte di emendamento del protocollo di Kyoto
• Aspetti relative al CDM
• Aspetti relative al JI (Joint Implementation)
• Rapporto del Compliance Committee
• Rapporto del Board del fondo di adattamento
• Revisione del Fondo di Adattamento
• Emendamenti del protocollo di Kyoto in relazione alle procedure e ai meccanismi relative alla compliance
• Proposta del Kazakhstan di emendamento del protocollo di Kyoto

Leonardo Massai
[email protected]

9 dicembre 2009

 

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