Gara internazionale per fotovoltaico marocchino

  • 5 Novembre 2009

L'obiettivo del paese è diversificare le fonti di energia, visto che dipende per il 97% dall'estero. Entro la fine del 2019 installerà una potenza fotovoltaica pari a 2.000 MW, in grado di coprire il 19% degli attuali consumi elettrici. A breve aperta una gara internazionale. Ma si punterà anche su altre fonti e tecnologie rinnovabili.

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Anche il Marocco ha il suo progetto statale fotovoltaico. Entro la fine del 2019 installerà una potenza di 2.000 MW, per un costo totale stimato di circa 9 miliardi di dollari finanziati da istituzioni pubbliche e private. Questa potenza fotovoltaica, una volta operativa, sarà in grado fornire, secondo i nostri calcoli (1900-2200 kWh/kWp), circa 4,2 miliardi di chilowattora, pari al 19% dell’attuale consumo totale di energia elettrica del paese africano (22,6 TWh, dato 2007, fonte governativa), ma che probabilmente nel 2020 contribuiranno a coprire una quota molto inferiore visto che attualmente la crescita media annuale dei consumi elettrici è dell’8%. La produzione elettrica nazionale invece è di 19,1 TWh (anno 2007).

Il progetto fotovoltaico è stato presentato questa settimana a Ouarzazate dal re del Marocco, Mohammed VI, al segretario di Stato Usa, Hillary Clinton. L’utility nazionale ONE lancerà a breve una gara per coinvolgere i principali operatori internazionali. Si prevede in 5 siti la realizzazione di grandi impianti fotovoltaici nei prossimi 10 anni: Ouarzazate, Tarfaya (a sud di Agadir), Ain Beni Mathar (a est di Fès) e Laayoune e Boujdour (Sahara). La prima centrale sarà operativa entro il 2015.

Il Segretario Generale del Ministero dell’Energia marocchino, Mohamed Yahya Zniber, ha ricordato che tra le priorità del Governo c’è l’introduzione di fonti rinnovabili (soprattutto solare ed eolico) e di ridurre il consumo elettrico del 15% entro il 2020; con il passaggio delle rinnovabili dall’attuale 4% della produzione al 10-12% nel 2012, si dovrà arrivare a coprire circa il 20% del consumo elettrico nazionale con tecnologie pulite. Ad esempio per l’eolico si punta a installare una potenza fino a 2.000 MW entro il 2020 (fino a 7.000 MW entro il 2012).

Considerando il suo potenziale di energia eolica, solare e idroelettrica, il Marocco, ha buone possibile di riuscire in questi obiettivi, ma va anche detto che il prezzo del chilowattora che paga la collettività, oggi fissato dal governo, è piuttosto basso (circa 8,6 cent€), ancora in grado di scoraggiare investimenti importanti nel settore delle rinnovabili.
Infatti ad oggi gli impianti eolici non superano i 150 MW di potenza e quelli fotovoltaici sono intorno ai 10 MW; oltre 1.700 MW sono quelli idroelettrici. Zniber ha spiegato che verranno attivati meccanismi innovativi di finanziamento attraverso il Fondo per lo sviluppo energetico per un valore di 1 miliardo di dollari.

Uno dei problemi più urgenti del Marocco resta la costante crescita delle spese per l’approvvigionamento energetico. Infatti il paese importa il 97% del suo fabbisogno energetico. La bolletta energetica è passata dai quasi 2 miliardi di euro del 2003 agli oltre 6 miliardi del 2008 (circa il 10% del Pil). Una tale dipendenza energetica dall’estero ha richiesto un intervento compensativo dello Stato, che nel 2008 è stato pari a 2 miliardi di euro, una cifra importante per un paese che nel 2009 avrà comunque un tasso di crescita del Pil superiore al 5,5%.

Ed è per questo motivo che il Governo marocchino punta decisamente a diversificazione le fonti di energia attraverso l’elaborazione di progetti per la produzione di energia solare, eolica, termica o da biomasse. La potenzialità è enorme. In Marocco ci sono vaste aree della regione sahariana e l’altopiano a est delle montagne dell’Atlante, (con una superficie di 400.000 km2) con una insolazione solare doppia rispetto alla media europea. Queste regioni sono pressoché disabitate e grazie anche a grandi impianti solari termodinamici o fotovoltaici, oltre che con l’ausilio dell’eolico, potrebbero consentire di coprire i fabbisogni elettrici di tutto il paese: solo il 10% di queste aree, se solarizzate, potrebbe fornire energia elettrica a sufficienza per tutta l’Unione Europea (circa 2.700 TWh/anno).

LB

5 novembre 2009

 

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