Incentivi ai ciclomotori ecologici, ma non basta

  • 9 Ottobre 2009

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Ecoradio ha intervistato Anna Donati, del gruppo di lavoro per la Mobilità Sostenibile del Kyoto Club sugli incentivi del Ministero dell'Ambiente ai ciclomotori a basso impatto inquinante. Un'occasione per parlare anche di mobilità urbana sostenibile e di strategie e investimenti sempre più carenti.

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Dopo gli incentivi per le bici arrivano quelli per i motocicli. Proprio ai motociclisti, infatti, il Ministero dell’Ambiente ha destinato un’ingente somma di denaro (circa 5,1 milioni di euro) per favorire l’acquisto di nuovi mezzi, rinnovare il parco di veicoli circolanti e ridurre il numero di quelli altamente inquinanti (vedi news). In che consiste precisamente la proposta del Ministero?
Monica Mastroianni di Ecoradio ha intervistato Anna Donati, coordinatrice del Gruppo di lavoro per la Mobilità Sostenibile del Kyoto Club.

“Sicuramente gli incentivi per le due ruote, siano esse biciclette o motorini, sono un buon sostegno per l’ambiente, ma non bastano”, ha detto Anna Donati. “Se si possiede una bicicletta – ha spiegato – ma non si hanno a disposizione le piste ciclabili per utilizzarla in sicurezza o se si acquista un motorino elettrico, ma non ci sono le colonnine per ricaricarli evidentemente qualcosa non funziona”.

Gli incentivi ai ciclomotori dovrebbero essere accompagnati da un’altra serie di iniziative per favorire la mobilità ecosostenibile: il trasporto pubblico, le reti tramviare e metropolitane, la pianificazione del traffico, ecc. Ma mancano gli investimenti in questo settore sia a livello nazionale che locale. Nelle nostre città poi “chi tocca l’automobile rischia politicamente”.

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9 ottobre 2009

  

 

 

 

 

 

 

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