Schüco Italia e il fotovoltaico per le aziende

  • 7 Ottobre 2009

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Grazie ai flessibili sistemi di montaggio Schüco, le coperture dei capannoni industriali possono essere sfruttate per le installazioni fotovoltaiche, rendendo energeticamente produttive superfici che altrimenti non verrebbero utilizzate. Crescono così le aziende che scelgono di investire nella tecnologia.

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Schüco Italia, azienda leader nel campo dell’involucro edilizio ad alto isolamento termico e di soluzioni per lo sfruttamento dell’energia solare, rafforza il segmento dedicato alla realizzazione di impianti fotovoltaici industriali, rispondendo al crescente interesse delle aziende che desiderano un risparmio certo nel campo dell’energia e un investimento finanziario costante a lungo termine.

Grazie ai flessibili sistemi di montaggio Schüco, le coperture dei capannoni possono essere sfruttate per le installazioni, rendendo produttive superfici che altrimenti non verrebbero utilizzate. Tra le commesse di recente realizzazione si annoverano la Comitalf di Telgate (Bergamo), la ditta Nichelatura F.lli Zanellato a Rosà (Vicenza), e la Colutta di Maniago (Pordenone). La prima è leader nella progettazione di strutture e costruzioni in acciaio per il settore civile e industriale, la seconda opera nel settore industriale della nichelatura e brunitura elettrolitica, la terza è un’azienda agricola che produce vini D.O.C. sui Colli Orientali del Friuli.

Per Comitalf, Schüco ha fornito un impianto di 360 kW composto da moduli policristallini MPE 205 PS05, inverter e struttura di montaggio Schüco PV Light, al quale si aggiunge un’estensione di garanzia a 10 anni – come previsto dall’azienda per l’acquisto del pacchetto completo (vedi immagine).
La centrale realizzata per la ditta F.lli Zanellato dalla STS di Vicenza consta di 540 moduli per una potenza di 97 kW. L’energia elettrica attesa è di 110.000 kWh, con un risparmio di circa 8.300 tonnellate equivalenti di petrolio all’anno.
L’impianto fotovoltaico della cantina Colutta ha una potenza pari a 20 kW e provvede a coprire la maggior parte del bisogno energetico dell’azienda. Il sistema, realizzato dalla friulana Omnia Energy, è composto da 105 moduli fotovoltaici Schüco per una superficie totale di circa 157 metri quadrati. Dal punto di vista ambientale, l’azienda registra una diminuzione di 14,2 tonnellate di CO2 in meno ogni anno.

Queste iniziative dimostrano che se fino a qualche anno fa la produzione di energia pulita era, a causa dei costi, appannaggio di realtà industriali di dimensioni più rilevanti, oggi l’evoluzione nel settore ha reso questa tecnologia accessibile anche alle imprese di medie dimensioni e media necessità.
L’energia solare costituisce una forma di investimento ad alto rendimento e a basso rischio, anche grazie agli incentivi erogati per 20 anni. Mediamente, un impianto di medie dimensioni (100 kW) ha un periodo di ritorno di circa 7-8 anni e un TIR (tasso interno di rendimento) che può raggiungere il 10% (senza finanziamento). In caso di leasing il rientro si riduce a 4,5 anni con un TIR sulla quota di capitale investita pari a 24%.

Oltre a questo Schüco Italia, in collaborazione con gli istituti bancari, mette a disposizione servizi finanziari per studiare soluzioni che si adattino alle necessità del cliente. E’ stato recentemente siglato un importante accordo tra Schüco e Intesa San Paolo finalizzato a dare impulso agli investimenti negli impianti fotovoltaici in Italia, sensibilizzando in modo sinergico la clientela comune. “Abbiamo accolto con molto interesse la collaborazione con Intesa Sanpaolo – dichiara Roberto Brovazzo Direttore Generale di Schüco Italia – Si tratta di un’opportunità unica di ampliamento del mercato fotovoltaico a tutte quelle aziende che desiderano fare un investimento che salvaguarda l’ambiente. A tutela dell’investimento, Schüco è in grado di offrire prodotti che, per la loro qualità, garantiscono un rendimento sicuro per 25 anni e che per questo assicurano un ottimo ritorno economico attraverso gli incentivi concessi dal Conto Energia. Un investimento privo di rischio, ammortizzabile in pochi anni, e che renderà conveniente ripensare agli edifici in termini ecocompatibili”.

Per informazioni: Schüco Italia

7 ottobre 2009

 

 

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