2020: la sfida energetica della Toscana sostenibile

  • 9 Luglio 2009

CATEGORIE:

Il Piano energetico 2007-2010 approvato in Consiglio Regionale. Da pubblico e privati 238 milioni in 3 anni per aumentare l'efficienza.

ADV
image_pdfimage_print
Firenze Ammontano a 252 milioni di euro nel triennio 2008-2010 le risorse totali previste dal Piano di indirizzo energetico regionale per realizzare gli obiettivi che si pone. Circa 25 derivano da finanziamenti regionali, quasi 49 da fondi statali, mentre la quota dei privati ammonta a 154 milioni di euro. Ecco alcune delle altre previsioni e delle novità contenute nel Pier.

Il Sier.
E’ una delle novità previste dal Pier. Si tratta del Sistema informativo energetico regionale, impostato su base territoriale provinciale, in grado di fornire report semestrali al Consiglio Regionale. Tra i suoi compiti quello di favorire, entro i prossimi due anni, la realizzazione di una banca dati della domanda di calore per settore e territorio.

Oltre 1,6 milioni di tonnellate di CO2.
 E’ la quantità di anidride carbonica immessa in atmosfera nel 2007 dalle centrali termoelettriche di Livorno (578.000) e Piombino (1.063.624). Una loro riconversione a gas metano consentirebbe di ridurre della metà la quantità di serra immessa in atmosfera.

Quinti in efficienza e riduzione delle emission
La Toscana è la quinta regione italiana per numero di domande presentate all’Enea di detrazioni fiscali fino al 55% per interventi di miglioramento energetico in edilizia e nei trasporti.

Quando basta una Dia.
Sotto una certa soglia per installare un impianto di produzione di energie da fonti rinnovabili, è sufficiente una semplice dichiarazione di inizio di attività (Dia). Si tratta di 60 kilowatt per l’eolico, 20 per il fotovoltaico, 100 per l’idraulica, 200 per le biomasse, 250 per i gas da discarica.

E quando una semplice comunicazione scritta.
Per i mini impianti basta addirittura una semplice comunicazione scritta al Comune. Per impianti eolici con potenza fino a 5 kilowatt, fino a 3 per il fotovoltaico e per il mini hydro, fino a 20 metri quadrati per il solare termico.

Il futuro nel fotovoltaico.
Ad oggi sono 8 i megawatt di potenza installata in impianti fotovoltaici, con un vero e proprio boom negli ultimi mesi. La previsione è di arrivare a 150 al 2020. Per i privati sono previsti contributi fino al 20% delle spese sostenute per chi installa pannelli solari e anche per chi toglie l’amianto dai tetti e lo sostituisce almeno per il 60% con solare fotovoltaico o termico.

E nel solare termico.
 Dal 2000 al 2006 sono stati installati 50.000 metri quadrati di pannelli, mentre la potenzialità del solare termico è stimata in 900.000 m2 di collettori solari installabili nei settori pubblico e privato. La stima è di riuscire ad installarne 580.000 al 2020. Dall’anno prossimo saranno obbligatori su tutte le nuove abitazioni.

Le biomasse.
L’Unione europea intende più che raddoppiare (dal 4 all’8,5%) la quantità di energia elettrica prodotta da biomasse. La stima in Toscana è di 2,5milioni di tonnellate l’anno di biomassa utilizzabile, per una potenza elettrica fino a 171 MW elettrici e 634 termici al 2020. Il Pier esclude che a questo scopo possa essere utilizzato l’olio di palma.

L’eolico.

Sul piano della pianificazione specifica sull’eolico, le analisi che il Lamma sta conducendo per conto della Regione Toscana, consentiranno, in tempi ravvicinati, di avviare un confronto con gli enti locali per individuare gli ambiti entro cui favorire la installazione dei grandi impianti eolici. Province e Comuni potranno individuare nuovi strumenti per favorirne la collocazione, sempre in contesti di sostenibilità, consentendo eventualmente l’occupazione aree demaniali.

La carica dei 350.000 lampioni.
L’80% dei 350.000 punti luce esistenti in Toscana ha tra i 15 e i 30 anni. Il consumo totale è di 369 gigavattora. Se entro il 2020 si interviene sulla metà dei lampioni sostituendo quelli più vecchi, il risparmio ottenuto sarà di 16.500 tonnellate di petrolio equivalenti l’anno, risparmiando di immettere in atmosfera 66.000 tonnellate l’anno di anidride carbonica.

I sette obiettivi specifici.
Il primo degli obiettivi specifici che il Pier si pone è di ridurre del 20% i gas serra. Il secondo è di incrementare del 20% l’energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2020. Il terzo è favorire la ricerca nel settore delle energie rinnovabili e la nascita di un’industria delle rinnovabili in Toscana. A questo scopo prevede un investimento di 2,85 milioni di euro l’anno. Il quarto è diversificare l’approvvigionamento di gas, attraverso la realizzazione di un solo rigassificatore e con l’arrivo a Piombino (previsto nel 2012) del metanodotto Galsi. Al quinto la riconversione degli impianti inquinanti, cioè le centrali termoelettriche di Livorno e Piombino. Al sesto, per ridurre del 20% i consumi al 2020, di aumentare il rendimento energetico di immobili ed impianti, con l’obbligo di assicurare tramite pannelli solari il 50% del fabbisogno di acqua calda e favorire la creazione dei distretti energetici abitativi, lottizzazioni in grado di dimezzare i consumi. Al settimo la partecipazione dei cittadini, in armonia con la legge regionale sulla partecipazione e la tutela dei consumatori con il coinvolgimento del Comitato regionale consumatori e utenti.

La cultura del risparmio energetico.

 Per favorirla si farà leva sull’informazione, con la creazione di “Sportelli unici per l’utenza”, attraverso gli Sportelli unici per le attività produttive e gli uffici per le relazioni con il pubblico dei Comuni. Azioni specifiche saranno previste nell’ambito del piano regionale della comunicazione e verranno approntati percorsi approfonditi nell’ambito della formazione professionale.

8 luglio 2008

Potrebbero interessarti
ADV
×