Fotovoltaico facile, pensa a tutto l’agenzia comunale

  • 15 Aprile 2009

A Torino l'Agenzia Energia e Ambiente del Comune semplifica la vita a chi vuole dotarsi di impianti fotovoltaici, sbrigando pratiche, garantendo la qualità dei progetti e l'accesso ai finanziamenti. Con vantaggi per cittadini, installatori e banche - e costo zero per l'ente locale. Il programma verrà ampliato all'intera regione.

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Fotovoltaico più facile con l’aiuto dell’agenzia comunale. Ricerca degli installatori, autorizzazioni, contrattazione degli eventuali finanziamenti presso le banche: a Torino e provincia si occupa di tutto l’Agenzia Energia Ambiente che in pratica garantisce ai cittadini un impianto chiavi in mano rivolgendosi a un solo interlocutore. Un’idea che pare funzionare tanto che, a un anno dall’avvio del progetto, i chilowatt installati in questo modo sono 970, a cui se ne devono aggiungere altri 1.850 in fase autorizzativa.

Un progetto per cui il Comune – ci spiega il responsabile dell’iniziativa, l’architetto Giorgio Gallo – “non ha dovuto sborsare niente – cosa non trascurabile in questi tempi di magra per le finanze dei Comuni” . L’Agenzia Energia Ambiente di Torino (AEAT) – emanazione diretta dell’assessorato all’ambiente del capoluogo piemontese – è infatti una fondazione no profit e il progetto “10.000 tetti FoTOvoltaici” si autofinanzia grazie ad un anticipo che viene pagato dai richiedenti, e che poi viene scalato dal costo dell’impianto e compensato dalle condizioni economiche vantaggiose che si riescono ad ottenere aderendo al progetto.

In pratica l’Agenzia si pone come intermediario tra cittadini, installatori e banche dalle quali ha ottenuto un plafond di 25 milioni di euro di finanziamenti agevolati. Chi vuole dotarsi di elettricità solare, sia privati che aziende, deve rivolgersi all’AEAT compilando un questionario di prefattibilità al quale viene fornita risposta entro alcuni giorni. A quel punto l’Agenzia raccoglie dall’interessato la documentazione necessaria (bollette dell’anno passato, foto del tetto, planimetrie) ed entro 30 giorni effettua un sopralluogo, fornisce analisi di fattibilità, moduli per le richieste di autorizzazione e nominativi delle aziende installatrici candidate a realizzare l’impianto (tra quelle che l’agenzia ha selezionato con un bando).

Il richiedente poi è messo in contatto direttamente con gli installatori assegnatigli e riceve nel giro di circa 20 giorni almeno tre offerte e proposte di impianto su cui orientarsi. Seleziona quindi l’offerta ritenuta più interessante e l’opzione finanziaria più consona alle proprie esigenze, avvalendosi dei mutui negoziati tra agenzia e banche (può anche evitare di chiedere finanziamenti se decide pagare direttamente di tasca propria). Entro 15 giorni la banca deve completare la pratica di istruttoria del finanziamento e a quel punto l’impianto può partire.

“Il nostro compito – ci spiega Gallo – è rendere più semplici e sicuri tutti i passaggi: controlliamo la fattibilità, controlliamo i preventivi che vengono fatti, facciamo assistenza per la scelta dei progetti. L’Agenzia controlla, infatti, che i progetti degli impianti rispettino i migliori standard europei e che i componenti offrano garanzie tecniche minime, impone che ci sia manutenzione ogni 5 anni, verifica la regolarità dell’operato di installazione e controlla la garanzia di risultato solare, in modo che i cittadini e le banche siano tutelati e garantiti nel loro investimento. Il vantaggio per l’installatore è che presso le banche il suo progetto ha una credibilità maggiore, essendo garantito da noi”.

Dunque un progetto a costo zero per gli enti locali che sembra dare vantaggi a tutti, diffondendo il fotovoltaico anche tra chi è frenato dalla difficoltà di ottenere i finanziamenti, scegliere l’offerta più conveniente, districarsi tra la burocrazia. Un buon esempio che inizia già ad avere diversi imitatori: da questa primavera – ci anticipa Gallo – l’iniziativa, con la collaborazione di altre agenzie comunali, l’iniziativa verrà estesa a tutto il Piemonte.
E’ questa sicuramente una soluzione più sostenibile nel tempo rispetto a quella di mettere a disposizione episodici fondi pubblici e incentivi in conto capitale che, sebbene in alcuni casi possono rivelarsi utili, spesso risultano complessi e costosi sia per l’utente che per l’ente erogatore.

GM

9 aprile 2009

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