Gli edifici considerati nell’analisi sono circa 900 scelti, tra quelli rispondenti alle due certificazioni di ecocompatibilità più diffuse in America: l’etichetta Energy Star, promossa da istituzioni federali come l’Environmental Protection Agency (EPA) e che tiene conto principalmente dell’efficienza energetica degli edifici e il sistema LEED, più complesso, che assegna un punteggio tenendo conto oltre che dell’efficienza di altri aspetti di eco-compatibilità che vanno dall’uso di materiali sostenibili fino alla presenza di parcheggi per le bici nei cortili. Le prestazioni economiche di questi granbdi edifici sono stati messi a confronto con quelle di edifici paragonabili per dimensioni, zona e tipologia.
I risultati: se gli edifici cui è stato assegnato il punteggio LEED non hanno mostrato di essere più redditizi della media per chi li affitta o li vende, quelli con i requisiti per l’etichetta Energy Star hanno invece rivelato di far incassare affitti e compensi per la vendita ben superiori alla media. Nel complesso del campione gli edifici Energy Star fanno guadagnare dagli affitti il 3% in più al metro quadrato, percentuale che arriva addirittura al 6% scremando i dati e tenendo conto solo di quelli effettivamente affittati. Quando si tratta di vendita, poi, i palazzi efficienti sono ancora più vantaggiosi: chi costruisce e vende un edificio etichettato Energy Star guadagna il 16% in più rispetto ad un altro edificio non certificato.
Questi sono elementi di valutazione molto importanti, che per la prima volta quantificano i vantaggi economici per gli immobiliaristi dell’edilizia sostenibile . Spiega Simon Rubinsohn, capo-economista del RICS: “Con ricerche basate su rilevamenti reali come questa le argomentazioni economiche per passare all’edilizia efficiente sono forti”. Se il settore immobiliare è stato quello che ha fatto partire la crisi economica ed è stato anche quello che ne ha subito le conseguenze maggiori, con prezzi delle case scesi ai minimi storici e la paralisi del settore, c’è da sperare che ora la strada che l’edilizia sceglierà per riemergere dovrà essere quella dell’efficienza energetica e costruttiva.