Benefici dell’energia efficiente in America

  • 1 Aprile 2009

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Un rapporto valuta come una legge federale Usa che obblighi le società elettriche e del gas a ridurre la domanda possa far risparmiare sulla bolletta energetica di cittadini e imprese una somma pari a circa 170 miliardi di dollari al 2020. La legge è attualmente in discussione.

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L’efficienza energetica è uno dei modi più convenienti per affrontare le sfide energetiche e climatiche, creare occupazione e far risparmiare denaro ai cittadini e alle imprese. E’ la strategia chiave per iniziare quel processo transizione energetica che molti politici invocano, ma che non sono in grado di portare avanti sotto le spinte delle lobby energetiche.
“In questi difficili tempi per l’economia, gli investimenti in efficienza energetica hanno più senso che mai e dovrebbero essere la principale priorità dei leader delle nazioni”. A dirlo è il direttore esecutivo dell’American Council for an Energy-Efficient Economy (ACEEE) che in un suo recentissimo rapporto valuta come specifiche iniziative e leggi sull’efficienza energetica siano in grado di ridurre la domanda di elettricità e quella di gas naturale al 2020 e far risparmiare sulla bolletta energetica di cittadini e imprese americane una somma pari a 168,6 miliardi di dollari, risultato della differenza tra 247,1 miliardi di dollari di benefici e 78,5 miliardi di costi.

Una cifra superiore del 16% rispetto al precedente studio dell’ACEEE (144 mld di $) che in questo nuova analisi economica prende il suo impulso dalla “Campagna per l’energia efficiente in America” propugnata da una coalizione costituita da 60 tra da gruppi leader del settore degli affari e dell’industria, da associazioni ambientaliste e non profit che, insieme, hanno richiesto al Congresso di varare una legge che definisca un obiettivo di efficienza energetica a livello federale.

Il report dell’ACEEE (Laying the Foundation for Implementing a Federal Energy Efficiency Resource Standard), in allegato, analizza dati economici ed energetici del 2008 e stima i benefici prodotti da un obbligo (energy efficiency resource standard – EERS) per tutte le società elettriche e del gas degli Stati Uniti che comporti la riduzione della domanda rispettivamente del 15 e del 10 per cento entro il 2020. Tra le soluzioni vengono annoverate una maggiore diffusione della cogenerazione, un codice energetico per le abitazioni di nuova costruzione e uno standard di efficienza per gli elettrodomestici e per le varie apparecchiature. Una disposizione di questo tipo porterebbe alcuni risultati macro molto rilevanti come la creazione di 222.000 occupati netti permanenti, 262 Mton di gas serra non rilasciati in atmosfera, l’equivalente di quanto emettono in un anno 48 milioni di auto, ed evitare la costruzione di 390 centrali termoelettriche.

Sono 19 gli Stati che hanno finora adottato singolarmente programmi con obblighi di riduzione della domanda di energia, ma secondo ACEEE gli americani non possono realizzare il loro pieno potenziale per l’efficienza energetica senza un programma federale che valorizzi gli sforzi dei diversi Stati. Ad esempio, si valuta che uno Stato come la Florida potrebbe essere in grado, in un contesto di legislazione federale, di creare quasi 20.000 nuovi posti di lavoro e ottenere un risparmio economico di circa 14 miliardi di dollari.
Attualmente il provvedimento (EERS) è incluso nel Save American Energy Act è in discussione sia nella versione presentata alla Camera dei Rappresentanti che in quella del Senato.

LB

2 aprile 2009

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