Raffica di numeri per un fotovoltaico in crescita

  • 19 Marzo 2009

Il 2008 è stato un buon anno per il fotovoltaico, con una crescita del 110% rispetto all'anno precedente e mercati come quello spagnolo cresciuti di oltre il 200%. Meno rosee le previsioni per il futuro prossimo: la domanda rallenterà, scenderanno prezzi dei moduli e guadagni. Uno sguardo ai report di alcune società di consulenza.

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Una raffica di numeri a testimoniare la crescita ininterrotta del mercato del solare  fotovoltaico durante l’anno appena concluso, e previsioni meno rosee per quello a venire. Arrivano i report per il 2008 delle società di consulenza del settore. Il rapporto di Solarbuzz, pubblicato lunedì, parla di crescita pari al 110% rispetto all’anno precedente, con la Spagna che diviene il mercato più grande al mondo, superando la Germania. Nel 2008, riporta lo studio della società californiana, l’industria del solare ha generato utili per 37 miliardi di dollari, installando a livello mondiale 5,95 gigawatt. E la crisi del credito sembra aver colpito il settore meno di altri: i miliardi di dollari raccolti sotto forma di azioni e finanziamenti sono 12, cioè l’11% in più rispetto al 2007.

La produzione di celle solari è praticamente raddoppiata: se nell’anno precedente era stata di 3,44 gigawatt, nel 2008 ha raggiunto i 6,85. Sempre di più le celle made in China (e Taiwan): il 44% del totale (contro il 35% del 2007). In rapida espansione anche la produzione di film sottile, cresciuta del 123% nell’ultimo anno arrivando a 0,89 GW. La fornitura di polysilicon (il silicio adatto alla fabbricazione delle celle) è invece cresciuta del 127% in termini di megawatt, abbastanza da far dimenticare il cosiddetto “collo di bottiglia del silicio”, ossia i problemi di disponibilità del materiale che in passato avevano minacciato di rallentare l’espansione del settore. Il prezzo dei moduli di tipo cristallino all’ingrosso, infine, è aumentato del 3% rispetto al 2007, compensando il calo significativo dell’ultimo quarto dell’anno; per il primo quarto del 2009 è previsto che il prezzo scenda del 24%.

A livello di mercati si vede come le politiche incentivanti siano il fattore determinante. L’Europa rimane il mercato più grande, con l’82% della domanda mondiale. La Spagna in particolare, con un mercato cresciuto del 285% e 2,46 GW installati, supera la Germania (1,86 GW). Gli Stati Uniti avanzano al terzo posto (360 MW), seguiti dalla Corea del Sud (280 MW, il più grande mercato asiatico), dall’Italia al quinto posto (240 MW) e dal Giappone al sesto (230 MW). Dati sostanzialmente conformi a quelli pubblicati da altre società di consulenza: Displaybank parla di 5,5 GW installati nel mondo nel 2008. Green Tech Media invece parla di 4,5 GW di installazioni nell’anno appena concluso.

Quest’ultima società fa uscire anche delle previsioni per il futuro che non nascondono qualche difficoltà per il settore. Di fronte alla stretta del credito e alla riduzione degli incentivi nei mercati principali (Spagna e Germania) – spiega GMT – si cercheranno ritorni più alti per un numero minore di progetti.

La domanda nel 2009 allora crescerà solo del 13% (circa 5 GW previsti nel 2009) e resterà sostanzialmente piatta fino al 2012. Ci sarà, dunque, sovrapproduzione di moduli e i produttori che venderanno saranno quelli che permetteranno i maggiori ricavi ai progettisti e dunque il prezzo dei moduli nel corso dell’anno calerà: anche in questo caso si prevede di circa il 25%. Gli utili totali del settore nel 2009 diminuiranno del 15%. Ad essere avvantaggiate saranno le tecnologie più economiche: i moduli in monocristallino, specie quelli di produzione asiatica (nel 2012 saranno l’82% tra quelli di questa tipologia) e i moduli a film sottile, che al 2012 soddisferanno circa la metà della nuova domanda.

GM

19 marzo 2009
 
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