Concentrato, semplice, economico

  • 19 Marzo 2009

Il solare a concentrazione si innova alla ricerca di costi per watt sempre inferiori. Morgan Solar crea un sistema a concentrazione piatto, in acrilico, dalla costruzione particolarmente pratica ed economica: la via per la grid parity sembra passare per la semplificazione e materiali poco costosi.

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Un nuovo tipo di concentratore solare che potrebbe abbassare significativamente il costo del chilowattora: pare sia quella della semplificazione e dell’uso di materiali economici la via che porterà il fotovoltaico a concentrazione alla grid parity. Niente specchi, ottiche complesse o sostanze chimiche per intrappolare la luce, solo una lastra di acrilico e vetro formata in modo da avere un’ottica particolare e concentrare la luce su una cella fotovoltaica minuscola e ad alta efficienza.

Il solare a concentrazione è uno degli approcci più interessanti per ridurre i costi del fotovoltaico: luce da una grande superficie convogliata su liquidi che accumulano calore per far muovere delle turbine o – come in questo caso – su celle fotovoltaiche di dimensioni piccolissime e alti rendimenti. Quasi tutti i sistemi a concentrazione pensati finora comportano però costruzioni complesse con lenti, parabole o curve di specchi che concentrano su un fuoco staccato dal liquido o dalla cella fotovoltaica. La conseguenza è avere apparati più costosi e ingombranti, impossibili da usare in molte applicazioni e con costi di realizzazione e installazione relativamente salati.

Il nuovo tipo di modulo su cui sta lavorando l’azienda di Toronto,  Morgan Solar (e presentato sulla rivista di tecnologia del MIT), elimina molti di questi problemi, grazie a una sorta di lente di Fresnel in acrilico, la  Light-Guide Solar Optic (LSO), che concentra i raggi sulla un’altra lente in vetro cui è attaccata un superficie fotovoltaica grande circa un centimetro quadrato. Risultato: un pannello a concentrazione dello spessore di alcuni centimetri e dell’area di circa 50 centimetri quadrati, di semplice ed economica costruzione (vedi immagine e sito di Morgan Solar).

Per ovviare al problema della possibile usura dell’acrilico, i ricercatori lo hanno abbinato alla lente in vetro, in modo che l’acrilico moltiplichi la luce solo 50 volte e la durata indicata è di almeno 25 anni. Montato su un sistema a inseguimento, che con un costo marginale ridotto gli fa assorbire il 44% di energia in più, Morgan Solar conta che il nuovo sistema raggiunga entro il 2011 costi di realizzazione inferiori a 1 dollaro per watt. Anche se l’LSO è ancora nella sua fase di laboratorio, c’è dunque da sperare bene in un futuro in cui, semplificando costruzione e riducendo il costo dei componenti, il fotovoltaico diventi competitivo con le fonti più economiche anche senza incentivi pubblici.

GM

11 marzo 2009
 
 
 
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