L’industria solare cinese tra crisi, ristrutturazione e maturità

  • 20 Gennaio 2009

La Suntech Power è la prima industria nel mondo ad avere una capacità produttiva di 1 GW. In generale, l'industria fotovoltaica cinese subisce un rallentamento, ma è al via il mercato interno.

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La prima industria fotovoltaica a raggiungere una capacità produttiva di 1 GW per celle e moduli è la cinese Suntech Power. Il suo stabilmento di Wuxi, da 18.000 metri quadrati, ospita anche il più grande impianto fotovoltaico integrato su facciata per la potenza di 1 MW (2.552 moduli semi trasparenti) e con una produzione di 1 milione di kWh all’anno.
Questo impianto comunque sarà superato per potenza da quello di 3 MW integrato sul tetto della World Expo Shanghai 2010.

Questi segnali dimostrano, come sottolineano alcuni analisti, che l’industria cinese del solare resta un settore molto dinamico anche se sta subendo, come molti altri comparti, la crisi finanziaria globale. Questo rallentamento, dopo un periodo di alcuni anni in cui si è registrata una stabile e rapida crescita, non ha però ridotto drasticamente nel 2008 gli investimenti per la produzione di celle e moduli fotovoltaici tanto che l’output di celle per il 2008 è stimato in oltre 2.000 MW, in netta crescita rispetto al 2007.

Le previsioni per il 2009 vedono la filiera industriale solare cinese sottoposta ad una fase di ristrutturazione anche sotto la spinta di una nuova e più significativa domanda di tecnologie, ma anche con un settore che inizia a dare maggiore rilievo all’innovazione caratterizzata in questo ambito soprattutto dai film sottili e dagli obiettivi di ridurre più rapidamente i costi. Anche se molti investimenti si sposteranno nei “thin film”, resterà comunque importante il ruolo del polysilicon come materia prima per le celle FV come anche la sua quota, che per grande parte (90%) è ancora importata. Oggi molte aziende cinesi sono concentrate nel settore della cosiddetto “midstream” della filiera, cioè nel taglio del silicio di grado solare (per ridurre appunto i quantitativi di materia prima nei wafer), oltre che nella parte bassa, cioè quella dedicata alla produzione dei componenti.

La legge cinese sull’incentivazione per le rinnovabili consentirà anche al settore industriale del fotovoltaico cinese, grazie alla crescita del mercato nazionale, di espandersi nei prossimi due anni e diventare gradualmente più maturo.
Inoltre, va detto che il Governo, nel suo piano anticrisi, ha promesso di investire dei 4 mila miliardi di Yuan (circa 443 miliardi di euro) molte risorse nei settori del risparmio energetico, della protezione ambientale e delle rinnovabili.

20 gennaio 2009

LB

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