Da dove vengono le emissioni?

  • 19 Gennaio 2009

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L'allevamento emette più degli aerei, il carbone è responsabile del 21% della CO2 e nell'industria una manciata di produzioni libera circa l'85% dei gas serra. Una panoramica sulle origini delle emissioni a livello mondiale, utile per mirare le politiche per la loro riduzione.

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L’ultimo rapporto del Worldwatch institute raccomanda di ridurre le emissioni di CO2 almeno dell’85% (rispetto al livelli del 1990) entro il 2050. Barack Obama ha promesso che lo farà dell’80%, obiettivo ufficiale anche della Gran Bretagna. Il traguardo europeo, per ora, è di ridurle del 20% entro il 2020. Abbiamo seguito, sia a livello europeo che mondiale, le difficoltà nel decidere come e da dove tagliare, e la resistenza di molti per ottenere sconti verso certi paesi e certi settori. Ma, nel bilancio globale dei gas serra, quali sono i settori che incidono di più? Insomma, da dove vengono le emissioni?

Riproponiamo una fotografia sintetica della situazione a partire dai dati dell’ultimo lavoro dell’IPCC (che considera le emissioni del 2004), arricchiti dalle elaborazioni fatte da John Rynn per Grist.org.
Dati utili per riflettere sulle possibili politiche di riduzione proposte. Per dare un peso all’urgenza di abbandonare il carbone, ad esempio, si pensi che da solo è responsabile del 21% delle emissioni mondiali. Per capire quanto può fare l’efficienza si consideri invece che oltre il 26% della CO2 del mondo viene dai consumi energetici degli edifici. Parlando di mobilità, il petrolio usato per i trasporti incide per il 13% delle emissioni globali. Se si considera l’uso del suolo si sappia che invece la deforestazione incide per il 17,4%. E così via.

In questa tabella le varie fonti di emissioni, il loro peso in percentuale e in milioni di tonnellate di CO2 equivalente.
L’uso dei combustibili fossili, come si vede, fa la parte del leone, ma è preoccupante anche il contributo della deforestazione e non sono trascurabili altri gas prodotti in settori come quello agricolo.

In un grafico si dà invece l’idea della quantità di emissioni che viene dai principali settori di attività: il 28% di tutti i gas serra è dovuto all’industria e qui è interessante andare a vedere quali siano le produzioni che più incidono. Si noterà allora nella tabella quali sono i settori a più alto impatto: siderurgia, chimica,raffinazione del petrolio, carta e vetro-ceramica da soli contano per l’85% delle emissioni totali dell’industria.

Un’altra tabella scompone il dato sul trasporto, che contribuisce al totale delle emissioni per il 13% circa. Come si vede, auto e autocarri leggeri sono responsabili, assieme alle due ruote, di oltre la metà delle emissioni del settore. Ugualmente importante è il contributo del trasporto su gomma.

Da citare, infine, due dati sull’agricoltura: spulciando l’IPCC agricultural report si scoprono anche in questo settore fonti di emissioni trascurate. I fertilizzanti all’azoto, ad esempio, comportano emissioni pari a 2.318 Mt CO2: il 4,37% delle emissioni mondiali, più del trasporto pesante su gomma. Il metano prodotto dal bestiame invece è responsabile del 3,98% delle emissioni mondiali: più del doppio del trasporto aereo.

Fonti:

19 gennaio 2009
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