Per un movimento antinuclearista italiano

  • 16 Novembre 2008

CATEGORIE:

Un documento curato da Mario Agostinelli si propone di rivitalizzare e riorganizzare una campagna contro il ritorno al nucleare in Italia rivisitando le motivazioni di carattere politico, scientifico e culturale. Le proposte alternative.

ADV
image_pdfimage_print

Presentiamo un documento curato da Mario Agostinelli dal titolo “No al nucleare, sì alle alternative: istruzioni per l’uso” (vedi allegato) che intende essere un contributo per riorganizzare l’opposizione alle centrali nucleari in una fase che, come dice l’autore, è molto diversa da quella che 20 anni fa con il referendum sospese in Italia la costruzione e il funzionamento dell’energia dall’atomo. Agostinelli, illustrando l’incoerenza e l’immoralità della scelta di un ritorno al nucleare, cerca di prefigurare anche alternative concrete basate sulle rinnovabili e l’efficienza energetica.

Per Agostinelli l’attuale opposizione al nucleare nel nostro paese è fin troppo tiepida e ha bisogno di essere rivitalizzata sotto il profilo politico, scientifico e culturale. Scrive in proposito:
“La prima questione che balza all’attenzione di un osservatore non è tanto il ritorno di un dibattito sul nucleare, quanto la guida energica del plotoncino degli irriducibili dell’atomo da parte del Governo e dell’opportunista gotha dell’economia italiana. Il che lascia pensare che la cancellazione di una decisione popolare assunta con referendum non sia dettata da una meditazione lungimirante sulla crisi energetica, ma piuttosto da una concomitanza di convenienze politiche (compresa quella dell’umiliazione della cultura rosso-verde nata nel rigetto di una crescita a qualunque costo), figlie di una supina accettazione delle filiere industriali che il G8 riserva all’Italia di Berlusconi, di un’arrogante continuità tra mito della crescita, consumo di territorio e disprezzo della salute, e, infine, della vocazione autoritaria di un Governo che rifiuta il dialogo con le popolazioni e le istituzioni locali e non è sottoposto più al controllo dell’opinione pubblica”.

Per Agostinelli, dunque, alla luce di questo stato di cose è necessario che nel programma dell’opposizione al centrodestra sia parte integrante una netta e chiara “campagna contro il nucleare” (vedi anche “Manifesto No Nuke“).
Agostinelli dice di riprendere i contributi di diversi studi e autori intervenuti recentemente su questa tematica, che nel testo sono ripresi senza citazione e talvolta con una interpretazione soggettiva delle loro argomentazioni. Cita alcune sue fonti: Gianni Tamino, Gianni Silvestrini, Frank von Hippel e note diffuse da Legambiente, Greenpeace e WWF.

7 novembre 2008

Potrebbero interessarti
ADV
×