La Commissione Europea ha presentato ieri, 13 novembre, un ampio pacchetto di strumenti in campo energetico, “Second Strategic Energy Review – Securing our Energy Future”, volto a promuovere la sicurezza energetica dell’UE, che comprende:
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la presentazione di una nuova strategia che costruisca solidarietà energetica tra gli Stati Membri dell’UE e una nuova politica sulle reti energetiche per promuovere gli investimenti in reti più efficienti e che distribuiscano energia a basse emissioni di carbonio;
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la proposta di un Piano d’Azione dell’UE in materia di sicurezza e solidarietà energetica, per assicurare un approvvigionamento sostenibile delle risorse energetiche per l’UE;
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l’adozione di un pacchetto di proposte sull’efficienza energetica.
La “Seconda revisione strategica della politica energetica dell’UE” punta innanzitutto ad una rapida adozione e attuazione degli obiettivi “20-20-20” del Pacchetto energia-clima come priorità assoluta. E proprio per integrare e rafforzare questi obiettivi, la Commissione ha avanzato le proposte elencate sopra.
Rispondendo alla richiesta del Consiglio Europeo del 15-16 ottobre 2008 di intensificare il lavoro in materia di sicurezza energetica, la Commissione propone dunque un nuovo “Piano d’Azione dell’UE in materia di sicurezza e solidarietà energetica”, che identifica cinque ambiti principali di intervento, per assicurare un approvvigionamento energetico sicuro e sostenibile ed evitare il rischio di crisi che coinvolgano tutta l’UE:
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infrastrutture e diversificazione degli approvvigionamenti energetici;
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relazioni esterne in materia di energia;
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riserve di petrolio e gas e meccanismi di risposta alla crisi;
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efficienza energetica;
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fare il miglior uso possibile delle risorse energetiche proprie dell’UE.
Contemporaneamente al piano, la Commissione presenta anche una serie di documenti che sviluppano queste linee di azione.
L’argomento in primo piano è l’efficienza energetica con un nuovo “Pacchetto di proposte sulla promozione dell’efficienza energetica” dovrebbero riportare decisamente la politica di efficienza energetica, un po’ trascurata in questa fase, nella strategia complessiva per raggiungere il target del 20% di efficienza energetica.
Serviva quindi una rinnovata strategia per contenere la domanda energetica. Come hanno notato molti osservatori europei e italiani solo riposizionando l’obiettivo del 20% di efficienza energetica nel pacchetto si possono recuperare i costi diretti ad esso connesso, quelli citati in maniera allarmistica dal Governo italiano e da Confindustria. Grazie ai diversi interventi di efficienza si potranno avere infatti minori importazioni di combustibili fossili, oltre a ridurre i costi ambientali. Resta il dubbio sull’efficacia generale di avere impegni di efficienza non tarati sulla specifica nazione, ma uguali per tutti i paesi membri dell’UE.
La Commissione ha comunque deciso di puntare al risparmio energetico in alcuni settori chiave, come gli edifici e i prodotti che consumano energia, proponendo, una riformulazione della Direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici e dando maggiore importanza alla certificazione delle prestazioni energetiche dei prodotti, con la proposta di una revisione della Direttiva sulla certificazione delle prestazioni energetiche.
La Commissione europea intende inoltre intensificare l’attuazione della Direttiva sull’eco-progettazione, con l’adozione, nei prossimi mesi, di requisiti minimi per una serie di dispositivi di uso quotidiano.
Per migliorare l’efficienza dell’approvvigionamento energetico, la Commissione ha adottato una Comunicazione e delle linee guida per l’attuazione della Direttiva sulla cogenerazione, e per favorire la diffusione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento energetico per la produzione di elettricità (vedi quadro generale del nuovo pacchetto efficienza energetica della Commissione).
Nel 2009 la Commissione tuttavia intende effettuare un’approfondita valutazione del Piano d’Azione Europeo per l’Efficienza Energetica del 2006.
Viene proposto anche di dare maggiore attenzione all’aspetto energetico nelle relazioni internazionali dell’UE e potenziare il coordinamento tra gli Stati Membri e tra questi e la Commissione nel contesto delle relazioni esterne nel settore dell’energia, promuovendo anche la divulgazione delle informazioni in merito.
a Commissione intende inoltre presentare un “Pacchetto di Tasse Verdi” a complemento del “Pacchetto energia-clima”, che prevede una proposta di revisione della Direttiva sulle Tasse Energetiche per renderla totalmente compatibile con gli obiettivi in materia di energia e clima, e un’analisi di come l’IVA e altri strumenti fiscali possano essere usati per promuovere l’efficienza energetica.
Dopo la discussione e la consultazione pubblica, il pacchetto dovrebbe tradursi in proposte specifiche, probabilmente nel marzo 2010.
Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, presentando il piano, ha detto che “Dobbiamo affrontare con urgenza questa situazione (elevati costi dell’energia importata da fuori l’UE, ndr). Dobbiamo investire e diversificare. Le proposte adottate oggi ribadiscono in modo inequivocabile che la Commissione intende garantire un approvvigionamento energetico sicuro e sostenibile, che dovrebbe consentire all’UE di raggiungere gli obiettivi cruciali del 20-20-20 che ha fissato per combattere i cambiamenti climatici”.
LB
14 novembre 2008