Il clima in Italia secondo Stern

  • 14 Novembre 2008

CATEGORIE:

In cinque risposte lapidarie raccolte da L'Unità il parere del famoso economista inglese sul rapporto tra economia, politiche energetiche e cambiamenti climatici nel contesto italiano.

ADV
image_pdfimage_print
In queste settimane abbiamo ribadito più volte quanto sia stretto il legame tra economia e cambiamento climatico. A rendere evidente al mondo questo rapporto è stato soprattutto l’economista Nicholas Stern, accademico, consulente del governo britannico ed ex vice-presidente della Banca Mondiale.

Il suo rapporto “Review on the Economics of Climate Change”, pubblicato nel 2006, in cui quantificava il danno economico che gli effetti del global warming possono produrre è un documento fondamentale per capire cosa il cambiamento climatico significhi per il nostro pianeta. Una sorta di pietra miliare in questo dibattito e per le scelte future. Per citare solo paio di dati, il report quantifica in 85 dollari il danno prodotto ogni tonnellata di CO2 emessa e stima che l’effetto serra, se non contrastato, potrà incidere negativamente sul Pil mondiale per una percentuale che va da 5 al 20 per cento.

Questa settimana l’Unità ha raccolto delle brevi risposte in cui l’economista dice quello che pensa sulle opportunità e i rischi del cambiamento climatico, con particolare riferimento al nostro paese. Le riportiamo:.

I costi per combattere il riscaldamento globale: “I costi non sono così alti, saranno differenti da paese a paese ma resteranno inferiori perché impareremo molto lungo la strada e i guadagni saranno enormi”.

I rischi: “L’Italia è uno dei paesi al mondo che ha più da perdere nel cambiamento climatico. Se non si agisce in fretta il paese inizierà ad assomigliare ad una di quelle regioni del Sahara a causa della desertificazione. Inoltre chi produce in modo inquinante presto avrà difficoltà ad esportare”

Posti di lavoro: “La Confindustria dice che si perderanno posti di lavoro, ma non è ben informata. Gli industriali italiani dovrebbero parlare con quelli indiani o britannici. L’Italia ha molti vantaggi nel solare”.

Paesi dell’est: “L’Italia sbaglia ad allearsi con loro. Dovrebbe confrontasi con paesi come la Francia e la Spagna con cui condivide anche i rischi di desertificazione”.

Il ruolo dei politici: “I politici e gli industriali dovrebbero studiare più attentamente la questione condividendo la loro analisi con gli altri paesi dell’Europa meridionale.”

In un contesto più internazionale, invece, la voce di Stern si fa sentire in questi giorni sul Guardian, dove si esprime sulla crisi economica. Nell’editoriale scritto sul quotidiano inglese riecheggiano concetti non nuovi su queste pagine: per combattere la crisi, scrive Stern, occorre puntare su una transizione verso un’economia low-carbon.

14 novembre 2008

Potrebbero interessarti
ADV
×