Se l’ente locale si dichiara denuclearizzato

  • 7 Ottobre 2008

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Campagna nazionale di Legambiente rivolta a tutti i Comuni, le Province e le Regioni: no alle centrali nucleari e rilancio degli obiettivi per la riduzione di gas serra con rinnovabili, efficienza energetica e progetti di mobilità sostenibile.

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L’ente locale diventi denuclearizzato e vieti su tutto il proprio territorio di propria competenza l’installazione di centrali nucleari. E’ questo l’invito di Legambiente alle amministrazioni locali italiane in risposta alla decisione del governo di riaprire la partita dell’energia atomica nel nostro paese. L’iniziativa “Territori denuclearizzati” è stata lanciata con lo slogan ‘Per il clima, contro il nucleare’.

In sintesi, nella lettera destinata agli enti locali Legambiente ha deciso di promuovere presso tutti i Comuni, le Province e le Regioni una campagna nazionale per la dichiarazione dei territori ‘denuclearizzati’, cioè che sono contrari alla produzione di energia dall’atomo, rinunceranno a ospitare centrali nucleari e garantiranno la massima trasparenza e partecipazione nel processo di individuazione di siti di stoccaggio per i rifiuti radioattivi, derivanti anche dal decommissioning delle centrali dismesse dopo il referendum del 1987.
“Quanto più il nostro esecutivo imporrà le sue scelte in maniera antidemocratica – ha detto il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – tanto più ci batteremo per rilanciare la partecipazione e sosterremo la legittima esigenza delle popolazioni e degli enti locali di potersi esprimere a riguardo”.

Legambiente informerà i cittadini sui falsi miti di una strategia energetica che l’associazione giudica estremamente dannosa per lo sviluppo dell’Italia. Il governo ha indicato per il nucleare un obiettivo del 25% dell’energia elettrica prodotta, ma per raggiungerlo sarà necessario localizzare e costruire almeno 8 centrali nucleari simili a quella in costruzione attualmente in Finlandia, la più grande al mondo, di terza generazione evoluta, una tecnologia già vecchia che non ha risolto nessuno dei problemi noti da anni.

Come spiega Legambiente nel suo comunicato, a 22 anni dall’incidente di Chernobyl, il nucleare non solo pone ancora gravissimi problemi di sicurezza, ma è anche una fonte energetica costosa che non abbasserà affatto la bolletta energetica nazionale, non ridurrà la nostra dipendenza dall’estero e non ci permetterà di rispettare la scadenza europea del 2020 per la riduzione delle emissioni di gas serra prevista dall’accordo europeo 20-20-20“.

Infatti, se l’Italia decidesse di puntare sul nucleare, dato il costo ingentissimo dell’operazione, abbandonerebbe qualsiasi investimento alternativo sullo sviluppo delle tecnologie pulite e dell’efficienza energetica e rinuncerebbe alla costruzione di quel sistema imprenditoriale innovativo e diffuso in grado di competere sul mercato globale.
Alla luce di queste valutazioni, “solo con una seria politica nazionale e locale – aggiunge il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – che escluda il nucleare, promuova l’innovazione e renda più efficiente e sostenibile il modo con cui produciamo l’elettricità e il calore, si muovono le persone e le merci, consumiamo energia negli edifici e produciamo beni, riusciremo, infatti, a rispettare le scadenze internazionali per la lotta ai cambiamenti climatici”.

Per rispondere alla campagna governativa di disinformazione sul nucleare e alimentare il dibattito su scenari energetici alternativi, Legambiente organizzerà varie iniziative in tutta Italia per confrontarsi con gli amministratori locali, ma anche assemblee con studenti e docenti nelle scuole e nelle università.
Il primo appuntamento è per domani a Piacenza con il convegno ‘Da Caorso … a Corso – il nucleare è proprio necessario? Proposte alternative’, organizzato insieme alla Rete Lilliput.
Seguiranno incontri l’11 ottobre in Campania a Sessa Aurunca, il 18 a Manduria in Puglia, il 24 nel Lazio a Latina e il 25 a Vasto in Abruzzo, il 7 e l’8 novembre a Palermo, il 13 a Potenza, il 18 a Genova e il 21 a Trento e altri ancora a coprire nell’arco del mese tutte le Regioni del Paese.
Legambiente collaborera’ inoltre a due eventi musicali contro il nucleare: il concerto dei Subsonica al teatro Tendastrisce di Roma il 16 ottobre e il concerto No-nuke rock contro il nucleare organizzato da Torino Sistema Solare il 24 ottobre.

7 ottobre 2008

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