Lo ha fatto anche Budoia, piccolo comune in provincia di Pordenone tra i boschi della pedemontana friulana. Il paese, che negli anni passati aveva già dimostrato attenzione per le rinnovabili dotando di impianti fotovoltaici scuole ed edifici comunali, questo sabato accenderà una caldaia a legno cippato allacciata ad un sistema per teleriscaldamento.
La legna proverrà dagli abbondanti boschi della zona, all’inizio da quelli demaniali ma in futuro, spiega il primo cittadino, si punta a costruire una filiera che coinvolga anche i proprietari locali. La caldaia regolata da un sistema automatico e in cui il cippato viene sottoposto ad una doppia combustione (gassificazione e ossidazione dei gas di legno) ha emissioni significativamente inferiori a quanto prevede la normativa.
Con una spesa di 334.500 euro (sostenuta per metà dalla Regione), il comune friulano risparmierà ogni anno oltre 30 mila metri cubi di metano, rimpiazzati da 85 quintali circa di cippato, che costano attorno ai 10 mila euro. Un investimento, ci spiega il sindaco, che si ripagherà in circa 15 anni, e che permetterà di evitare ogni anno l’emissione di 74,4 tonnellate di anidride carbonica.
GM