L’Europa riduce i consumi stand-by

  • 11 Luglio 2008

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Regolamento della Commissione Europea per ridurre i consumi di elettricità connessi allo funzione di stand-by delle apparecchiature. Al 2020 in Europa potranno essere risparmiati almeno 38 miliardi di chilowattora all'anno.

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Gli Stati membri appoggiano la proposta della Commissione di ridurre il consumo di energia elettrica delle apparecchiature in standby e nel corso della riunione del Comitato di regolamentazione per la progettazione ecocompatibile, svoltasi questa settimana, gli Stati membri dell’UE hanno approvato la proposta di regolamento della Commissione finalizzato alla riduzione del consumo di energia elettrica da parte delle apparecchiature domestiche e da ufficio in posizione standby. Il regolamento fissa prescrizioni di efficienza energetica per tutti i prodotti commercializzati in Europa, che si tradurranno in una riduzione del consumo di energia elettrica delle apparecchiature in posizione di standby a livello comunitario di quasi il 75% entro il 2020.

“Il primo provvedimento (1) adottato ai sensi della direttiva per la progettazione ecocompatibile[1] ridurrà drasticamente il consumo di energia elettrica da parte della apparecchiature domestiche e da ufficio in posizione standby. Si tratta di un contributo concreto al conseguimento degli obiettivi comunitari in materia di efficienza energetica e protezione del clima”, ha commentato il commissario all’Energia, Andris Piebalgs.

Il regolamento sullo “standby” si applica a tutte le apparecchiature elettriche utilizzate nelle abitazioni e negli uffici, come apparecchi televisivi, computer, forni a microonde ecc. e, a seconda della funzionalità del prodotto, fissa un consumo massimo di energia consentito per lo standby di 1 o 2 Watt per il 2010. A partire dal 2013 il livello di consumo energetico ammesso sarà ridotto a 0,5 Watt o a 1 Watt, livelli più prossimi a quelli che è possibile raggiungere con la migliore tecnologia disponibile.

Il regolamento ridurrà l’attuale consumo di energia elettrica da parte delle apparecchiature in standby nell’UE – circa 50 TWh all’anno – del 73% entro il 2020, cioè circa 38 TWh/anno. Tale risparmio equivale al consumo annuale di energia elettrica della Danimarca e porterebbe ad una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 14 milioni di tonnellate all’anno.
Ulteriori risparmi sono inoltre previsti nel resto del mondo in quanto molti dei prodotti oggetto del regolamento sono commercializzati su scala mondiale. L’approccio in più fasi consentirà ai fabbricanti di adattare per tempo i loro prodotti alle nuove prescrizioni. Il regolamento è basato sui risultati di un’analisi approfondita degli aspetti tecnici, economici e ambientali dello standby, che è stata condotta dai soggetti interessati e da esperti di tutto il mondo.
Il regolamento sullo standby sarà ora sottoposto al vaglio del Parlamento europeo. La sua adozione formale da parte della Commissione è prevista entro il 2008.
Ulteriori informazioni sulla progettazione ecocompatibile sono disponibili a questo indirizzo.

Nota (1): Direttiva 2005/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 luglio 2005, relativa all’istituzione di un quadro per l’elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia e recante modifica della direttiva 92/42/CEE del Consiglio e delle direttive 96/57/CE e 2000/55/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, GU L 191 del 22.7.2005, pag. 29.

11 luglio 2008

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