Rinnovabili, entrano in gara i giganti dell’energia

  • 10 Giugno 2008

CATEGORIE:

Le corporation mondiali dell'energia iniziano ad investire massicciamente nelle rinnovabili. "Gli elefanti stanno arrivando, titola la rivista European Energy Review. Riportiamo l'editoriale di Gianni Silvestrini per "KyotoClubNews", la newsletter mensile del Kyoto Club.

ADV
image_pdfimage_print

«Ogni verità attraversa tre fasi: nella prima viene ridicolizzata, nella seconda viene contrastata con veemenza, nella terza fase viene accettata come ovvia». L’evoluzione dell’impiego delle fonti rinnovabili conferma pienamente l’efficace aforisma di Arthur Schopenhauer.
Quando, dopo la prima crisi petrolifera – circa trenta anni fa – è tornato l’interesse per le energie verdi, i grandi player mondiali dell’energia mostrarono un atteggiamento di sufficienza nei confronti delle emergenti tecnologie eoliche e solari. Qualcuno arrivò anche a teorizzare che le multinazionali avessero messo le mani sulla nascente industria solare per soffocarla. Certo non fecero niente per aiutarla.

La seconda fase, di contrasto a volte aspro, riguarda gli ultimi 15 anni. Se ad esempio analizziamo l’atteggiamento delle utilities tedesche nei confronti della feed-in law – l’efficacissima legislazione sulle rinnovabili – emerge una posizione ostile, con dichiarazioni pubbliche, articoli, studi e persino il ricorso a strumenti giuridici per bloccare gli incentivi.
Adesso siamo, infine, entrati nella terza fase:vengono riconosciuti il potenziale di queste forme di energia e l’enorme business connesso con il loro sfruttamento. A gara, tutti i grandi gruppi si lanciano in questa direzione. Un recente articolo su European Energy Review titolava “Gli elefanti stanno arrivando” riferendosi ai grandi gruppi lanciati in massicci investimenti nelle rinnovabili.

Così alla tedesca Rwe che parla di investire 1 miliardo € all’anno risponde la cugina e rivale E.On con un piano di 6 miliardi € entro il 2010. E analogamente si sono mosse Edf ed Enel, che si affiancano a multinazionali petrolifere come Shell o Bp che da più tempo hanno compreso la necessità di diversificare i propri settori di intervento. Secondo lo studio Agici sulle strategie e gli investimenti dei leader europei nelle fonti rinnovabili effettuato analizzando i piani strategici ufficialmente comunicati dei principali gruppi europei (Atel, Centrica, Edf, EdP, Enel, E.On, Gaz de France, Iberdrola, Rwe, Statkraft, Suez, Verbund) e italiani (A2A, Acea, Edison, Erg, Iride e Sorgenia) gli investimenti nei prossimi sette anni supereranno i 50 miliardi di euro con un incremento del 400% rispetto agli attuali impegni. E sicuramente la corsa al rialzo continuerà.
Insomma, si profila una competizione tra le agguerritissime start up solari ed eoliche, che negli ultimi anni sono cresciute in maniera esponenziale raggiungendo fatturati di centinaia di milioni di €, e i colossi energetici che si aprono alle rinnovabili. Sarà una bella gara.

Gianni Silvestrini, Direttore Scientifico del Kyoto Club

Articolo pubblicato su KyotoClubNews, la newsletter mensile del Kyoto Club. Per iscriversi cliccare qui.

10 giugno 2008

Potrebbero interessarti
ADV
×