Piccole rinnovabili, ancora senza incentivi

  • 9 Giugno 2008

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I Ministeri competenti non hanno ancora emanato i decreti attuati per rendere operative le tariffe omnicomprensive per impianti sotto il MW, mini-eolico incluso. Un appello del Kyoto Club.

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Il Kyoto Club lancia un appello alle istituzioni sulla perdurante assenza dei decreti attuativi che renderebbero operative le nuove tariffe incentivanti previste dalla Finanziaria 2008. Tra queste c’è anche la tariffa per l’eolico di piccola taglia fino a 200 kW.
Il precedente Governo con la Legge Finanziaria 2008 aveva infatti introdotto un innovativo sistema incentivante che riconosce tariffe omnicomprensive per impianti a fonti rinnovabili sotto il megawatt di potenza e, tra queste, la tariffa per impianti eolici con potenze fino a 200 kW (art. 2 comma 145) del valore di 0,30 euro per ogni chilowattora prodotto e valida per 15 anni, potrebbe dare una decisiva spinta al settore.

Tuttavia, il comma 150 della stessa legge Finanziaria stabilisce che per rendere operative le tariffe il Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’Ambiente, debba emanare dei decreti specifici, in cui siano anche previste le modalità per l’estensione dello “scambio sul posto” a tutti gli impianti alimentati con fonti rinnovabili di potenza nominale non superiore a 200 kW di potenza.

“La perdurante assenza di tali decreti – denuncia il Kyoto Club nel suo comunicato – sta penalizzando tutti gli impianti ad energia rinnovabile di piccola taglia e, in particolare, il settore del minieolico ha fermato i suoi investimenti tanto che le aziende non riescono ad avviare nuovi programmi che sviluppino il potenziale tecnologico e di mercato di questa tecnologia, con conseguenze in termini industriali e occupazionali”.

Il Kyoto Club chiede quindi che il ministero competente “si attivi celermente per la pubblicazione di tali decreti attuativi, soprattutto in una fase in cui è necessario favorire la diffusione di tecnologie energetiche pulite e già mature”.

Va ricordato, spiega l’associazione a questo proposito, che la “microgenerazione distribuita” con sistemi eolici di piccola taglia “consente soluzioni impiantistiche complementari alle installazioni di grande taglia, in termini di disponibilità dei siti e utenze servite, contribuendo alla diversificazione delle fonti energetiche primarie”. Anche la comunità scientifica internazionale “ha riconosciuto l’importante contributo che i piccoli sistemi eolici possono dare alle reti elettriche di bassa tensione, in particolare rurali, sia in termini di riduzione delle perdite che di miglioramento del livello di tensione elettrica (power quality)”, conclude il Kyoto Club.

9 giugno 2008

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