L’anidride carbonica in fiera

  • 8 Maggio 2008

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Si è aperta a Colonia la quinta edizione di Carbon Expo. Il mercato della CO2 è in crescita con un giro d'affari di 64 mld di dollari, ma c'è attesa sul futuro del settore in vista delle prossime contrattazioni internazionali. Un breve resoconto della nostra inviata Veronica Caciagli.

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Come sarà strutturato il mercato della CO2 nel periodo post-Kyoto? Sarà possibile creare un mercato globale dell’anidride carbonica? Quali sono le aspettative degli operatori del settore verso le negoziazioni internazionali?

Questi alcuni dei maggiori argomenti in agenda della manifestazione Carbon Expo che si è aperta ieri a Colonia. Organizzato dalla World Bank, dall’International Emissions Trading Agency (IETA) e dalla Koelnmesse, il Carbon Expo è giunto alla sua quinta edizione, ancora con grande successo di pubblico: circa 260 espositori da 63 Paesi sono presenti alla fiera; 2.600 visitatori prenderanno parte alle conferenze e tavole rotonde del maggiore evento mondiale del settore dei crediti di CO2.

Dalle prime sessioni emerge un clima generale di pacato ottimismo e, comunque di attesa. Ottimismo dovuto ai trend di crescita del settore: secondo il nuovo report della World Bank, “State and Trends of  the Carbon Market 2008“, presentato nella prima sessione plenaria, le quantità scambiate sono passate da 1.745 milioni di tonnellate di CO2 equivalente nel 2007 a 2.983, per un giro d’affari di 64.000 miliardi di dollari.
Attesa rispetto alle negoziazioni internazionali in corso perché il mercato dei crediti di riduzione e assorbimento delle emissioni, è legato alle contrattazioni politiche, che hanno creato una nuova commodity; esse determineranno il futuro del mercato e in larga misura anche il prezzo. Da questo qui l’attesa di segnali su cui basare previsioni e improntare le politiche aziendali.

Anche i progetti cosiddetti “project-based” hanno visto un forte aumento nel corso del 2007. Risulta chiara la necessitä di migliorare la struttura del Clean Development Mechanism allo scopo di rinforzarlo e di facilitare l’accesso al finanziamento tramite crediti di CO2 a progetti localizzati nei Paesi in via di sviluppo, che lentamente si stanno affacciando sul mercato.
Unico neo dell’organizzazione, le lampadine a fluorescenza che troneggiano numerose in tutte le sale. Dalla Koelnmesse ci saremmo aspettati una maggiore attenzione al tema dell’efficienza energetica. Diciamo, una non piacevole contraddizione, specchio dei tempi.

Veronica Caciagli

8 maggio 2008

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