Cippato forestale: istruzioni per l’uso

  • 30 Novembre 2007

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E' scaricabile il nuovissimo manuale "Linee guida per lo sviluppo di un modello di utilizzo del cippato forestale a fini energetici" che affronta tutti i principali aspetti della filiera del cippato forestale: mercato, approvvigionamento, qualità e conversione energetica

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Il 6 dicembre ad Aosta sarà presentato ufficialmente, nel corso di un evento, il nuovissimo manuale “Linee guida per lo sviluppo di un modello di utilizzo del cippato forestale a fini energetici” che affronta tutti i principali aspetti della filiera del cippato forestale: mercato, approvvigionamento, qualità e conversione energetica.
Il progetto è stato organizzato al fine di ricercare soluzioni di intervento per modelli di sviluppo sostenibile nei territori rurali per i quali è importante garantire il mantenimento di adeguati standard ambientali.

Il manuale (con 188 pagine a colori e 34 schede tecniche può essere scaricato gratuitamente – qui) è un utile strumento per operatori e per tutti coloro che vogliano addentrarsi in questo settore caratterizzato da una notevole complessità. Il focus è in particolare sulla situazione del settore nell’Italia centro-settentrionale.

Il manuale analizza i pro e i contro dei diversi tipi di centrale, affronta i problemi della meccanizzazione in ambiente montano e sottolinea l’importanza di una valorizzazione intelligente del prodotto forestale. Si parla anche dei vari fattori che condizionano la qualità del combustibile ottenuto, e in del tipo di biomassa cippata (rami, fusti o piante intere), dell’affilatura delle lame e della stagionatura del legname prima della trasformazione in cippato.

Ad esempio nel volume, si evidenzia il ruolo fondamentale della meccanizzazione forestale e l’importanza di scegliere caldaie in grado di bruciare il prodotto forestale, che è necessariamente meno puro e asciutto dei residui di segheria. Infatti un cippato forestale dal prezzo moderato è ottenuto principalmente dalla trasformazione di piante intere o di residui di utilizzazione, dopo stagionatura naturale. Questo prodotto può presentare una pezzatura irregolare e un contenuto di umidità intorno al 40%. Gli impianti destinati a utilizzare biomassa forestale dovrebbero essere capaci di accettare questo materiale, o essere disposti a pagare il costo aggiuntivo della sua ulteriore raffinazione.

Il progetto che ha portato alla pubblicazione di questo manuale è stato sostenuto dall’Unione Europea e dai GAL Prealpi e Dolomiti, Val d’Aosta, Bologna Appennino, Garfagnana, Eurochianti, Leader Siena, Appennino Aretino e Rural Conwy.
Il lavoro è stato coordinato dal GAL Prealpi e Dolomiti, e il CNR è stato incaricato di redigere il manuale. Buona parte dei dati sulla raccolta derivano dalle prove condotte sulle Dolomiti e sull’Appennino Bolognese, di cui il manuale fornisce un’interessante visione d’insieme.

29 novembre 2007

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