1. Bloccare il surriscaldamento del pianeta a 2 gradi al di sopra della temperatura dell’era pre-industriale. 2. Ridurre le emissioni vincolanti e più consistenti per i paesi industrializzati.
Più specificatamente su questi due punti, la Commissione Ue chiede che le emissioni globali debbano stabilizzarsi entro i prossimi 10-15 anni per poi dimezzarsi rispetto ai valori del 1990 entro il 2050.
L’Ue propone che i paesi industrializzati riducano collettivamente le loro emissioni del 30% entro il 2020 e del 60-80% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990. Intanto, l’UE si è autonomamente impegnata ad abbattere le proprie emissioni di almeno il 20% entro il 2020. A tal fine la Commissione presenterà un pacchetto di misure legislative all’inizio del 2008.
3. Ottenere contributi efficaci da parte dei paesi a economie emergenti, che dovrebbero essere chiamati a garantire una crescita economica a minore intensità di emissioni.
4. Potenziare il mercato globale del carbonio, anche attraverso meccanismi flessibili innovativi e rafforzati
5. Rafforzare la cooperazione per la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie pulite necessarie per abbattere le emissioni.
6. Maggiore impegno a favore dell’adattamento, per rafforzare la cooperazione e per aiutare i paesi più poveri e più vulnerabili al fenomeno.
7. Inserire il trasporto aereo e marittimo nel sistema UE di scambio delle quote di emissione.
8. Abbattere le emissioni conseguenti alla deforestazione, che contribuisce fino al 20% delle emissioni di CO2.
Secondo la Commissione Ue, l’incontro dell’8-9 dicembre prossimi tra i ministri responsabili del commercio rappresenterà un’occasione importante per affrontare le tematiche climatiche trasversali nell’ambito degli scambi commerciali. Ugualmente importante l’incontro dei ministri delle finanze del 10-11 dicembre che verterà soprattutto sulle soluzioni che permetteranno di riorientare e incrementare gli investimenti mondiali nelle tecnologie a basse emissioni di carbonio. La sessione ad alto livello è prevista dal 12 al 14 dicembre e vedrà per l’UE la partecipazione del Commissario all’Ambiente, Stavros Dimas.
L’UE, come ha affermato nella sua relazione annuale sui progressi realizzati verso il conseguimento degli obiettivi di Kyoto, è pronta ad andare oltre la semplice mobilitazione delle risorse finanziare necessarie ed è favorevole ad un’espansione del mercato globale del carbonio e a strumenti come il Fondo globale per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili (Geeref)”.
29 novembre 2007