Roadmap europea per il clima

  • 29 Novembre 2007

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Per la Conferenza UNFCCC di Bali, l'Unione Europea punta ad iniziare un negoziato per il post-Kyoto, a partire dal 2012, che si basi su 8 punti fondamentali. Una roadmap per il clima.

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A pochi giorni da Bali, la Conferenza UNFCCC, l’Unione Europea comunica che porterà la sua posizione per iniziare un confronto concreto sull’accordo post-Kyoto a partire dal 2012, una sorta di roadmap. La relazione della Commissione UE, approvata dal Consiglio dei Ministri dell’Ambiente lo scorso 30 ottobre dopo due anni di dibattito, punta essenzialmente ad una negoziato che si basi su 8 pilastri fondamentali:

1. Bloccare il surriscaldamento del pianeta a 2 gradi al di sopra della temperatura dell’era pre-industriale. 2. Ridurre le emissioni vincolanti e più consistenti per i paesi industrializzati.
Più specificatamente su questi due punti, la Commissione Ue chiede che le emissioni globali debbano stabilizzarsi entro i prossimi 10-15 anni per poi dimezzarsi rispetto ai valori del 1990 entro il 2050.
L’Ue propone che i paesi industrializzati riducano collettivamente le loro emissioni del 30% entro il 2020 e del 60-80% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990. Intanto, l’UE si è autonomamente impegnata ad abbattere le proprie emissioni di almeno il 20% entro il 2020. A tal fine la Commissione presenterà un pacchetto di misure legislative all’inizio del 2008.

3. Ottenere contributi efficaci da parte dei paesi a economie emergenti, che dovrebbero essere chiamati a garantire una crescita economica a minore intensità di emissioni.
4. Potenziare il mercato globale del carbonio, anche attraverso meccanismi flessibili innovativi e rafforzati
5. Rafforzare la cooperazione per la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie pulite necessarie per abbattere le emissioni.
6. Maggiore impegno a favore dell’adattamento, per rafforzare la cooperazione e per aiutare i paesi più poveri e più vulnerabili al fenomeno.
7. Inserire il trasporto aereo e marittimo nel sistema UE di scambio delle quote di emissione.
8. Abbattere le emissioni conseguenti alla deforestazione, che contribuisce fino al 20% delle emissioni di CO2.

Secondo la Commissione Ue, l’incontro dell’8-9 dicembre prossimi tra i ministri responsabili del commercio rappresenterà un’occasione importante per affrontare le tematiche climatiche trasversali nell’ambito degli scambi commerciali. Ugualmente importante l’incontro dei ministri delle finanze del 10-11 dicembre che verterà soprattutto sulle soluzioni che permetteranno di riorientare e incrementare gli investimenti mondiali nelle tecnologie a basse emissioni di carbonio. La sessione ad alto livello è prevista dal 12 al 14 dicembre e vedrà per l’UE la partecipazione del Commissario all’Ambiente, Stavros Dimas.
L’UE, come ha affermato nella sua relazione annuale sui progressi realizzati verso il conseguimento degli obiettivi di Kyoto, è pronta ad andare oltre la semplice mobilitazione delle risorse finanziare necessarie ed è favorevole ad un’espansione del mercato globale del carbonio e a strumenti come il Fondo globale per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili (Geeref)”.

29 novembre 2007

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