Gli ossidi di azoto (generalmente indicati con NOx) – tra cui l’ossido di diazoto – sono gas serra. L’ossido di diazoto ha un effetto di circa 296 volte quello dell’anidride carbonica.
Secondo il documento, di cui il professore del Max Planck Institute è il principale autore, i maggiori contributi proverrebbero da colture come la colza per la produzione di biodiesel e del mais per produrre il bioetanolo. Minore impatto avrebbe, in questo senso, la canna da zucchero. Nell’analisi viene però solo presa in considerazione la conversione delle biomasse in biocombustibili e non l’impiego dei combustibili fossili per il lavoro nell’azienda agricola o per la produzione di fertilizzanti e pesticidi.
Nel 1995, insieme a Frank Sherwood Rowland e Mario Molina, Paul Crutzen ha vinto il premio Nobel per la Chimica per gli studi che hanno portato alla comprensione del buco dell’ozono e al conseguente bando internazionale dei clorofluorocarburi. Attivista nel campo delle scienze ambientali, ha contribuito alla scoperta della nube di sostanze inquinanti che avvolge i tropici e alla comprensione dei cambiamenti climatici in corso. Nel 2000 ha coniato il termine “Antropocene” per definire la prima era geologica nella quale le attività umane siano in grado di influenzare l’atmosfera e alterare il suo equilibrio.
Documento: “N2O release from agro-biofuel production negates global warming reduction by replacing fossil fuels“
LB
7 agosto 2007