L’energia efficiente ha un piano in Europa

  • 3 Agosto 2007

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L'Italia ha presentato a Bruxelles un piano di azione nazionale sull'efficienza energetica con le misure già predisposte e quelle in cantiere per raggiungere l'obiettivo del 9,6% di risparmio energetico entro il 2016

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L’Italia ha presentato a Bruxelles il proprio piano di azione nazionale sull’efficienza energetica con le misure già predisposte e quelle in cantiere per raggiungere l’obiettivo stabilito dalla direttiva europea (2006/32): 9,6% di risparmio energetico entro il 2016.

Tre sono i tasselli necessari al raggiungimento di questo target:
1) mantenere almeno per alcuni anni misure già adottate (quali la riqualificazione energetica nell’edilizia, la riduzione del carico fiscale per il Gpl e gli incentivi per creare un parco auto ecologico e diminuire l’inquinamento; gli incentivi al sistema agroenergetico, le detrazioni fiscali per motori industriali efficienti; gli sgravi per elettrodomestici ad alta efficienza, promozione della cogenerazione ad alto rendimento);
2) attuare misure in corso di recepimento, come è il caso della direttiva UE sull’ecodesign per la quale è già pronto uno schema di decreto legislativo che, in linea con le norme europee, stabilirà per tutti i prodotti e servizi che incorporano l’uso dell’energia l’obbligo di essere messi in commercio corredati da una specifica etichettatura di conformità agli standard europei.
3) introdurre a partire dal 2009 il limite di 140 grammi di CO2/km alle emissioni medie delle autovetture, corrispondente ad un risparmio di 23.260 GWh/anno, cioè il 18% dell’obiettivo complessivo.

Tra gli interventi di cui l’Action Plan tiene conto c’è anche il Progetto di innovazione Industriale sull’Efficienza energetica nell’ambito del piano “Industria 2015”.
Nel piano non vengono invece contabilizzati ai fini del raggiungimento dell’obiettivo che si conta di realizzare, interventi ulteriori e più incisivi nel settore della mobilità urbana ed extra urbana attualmente allo studio. Si tratta di misure tecnologiche relative ai veicoli (sistemi di controllo della pressione dei pneumatici, condizionamento più efficiente, miglioramento dei lubrificanti per rendere i motori più efficienti), incremento nell’uso dei biocarburanti, misure orientate alla domanda e al comportamento (eco-driving), misure infrastrutturali (controllo dinamico dei semafori, teleparking, interventi sulle superfici stradali che riducano la resistenza al rotolamento), car-sharing e car-pooling.

Con l’adozione del piano, che è stato messo a punto dal Ministero dello Sviluppo Economico, sarà avviata al più presto la revisione dei decreti ministeriali sull’efficienza energetica del 2004 per incrementare gli obiettivi nazionali di risparmio, per potenziare il monitoraggio sulle misure già realizzate, stabilendo così se confermarle in futuro, e, per rivedere anche il sistema basato sui certificati bianchi.

Il Ministero punta ad ottenere i seguenti risparmi di energia (vedi anche tabella):

  • dal settore residenziale (edifici e apparecchiature) risparmi per 16.998 GWh/anno al 2010 e 56.830 GWh/anno al 2016;
  • dal settore terziario (riscaldamento e condizionamento efficiente, illuminazione pubblica e degli edifici) 8.130 GWh/anno al 2010 e 24.700 GWh/anno al 2016;
  • dal settore industriale (motorizzazioni efficienti, azionamenti a velocità variabile, cogenerazione ad alto rendimento, interventi sui processi industriali) 7.040 GWh/anno al 2010 e 21.537 GWh/anno al 2016;
  • dal settore trasporti (introduzione del limite di emissioni di 140 di CO2/km, come media dei veicoli del parco venduto dal 2009) 3.490 GWh/anno al 2010 e 23.260 GWh/anno al 2016.

Il risparmio complessivo di energia che si conta di realizzare è pari, quindi, a 35.658 GWh/anno al 2010 (3%) e a 126.327 GWh/anno al 2016 (9,6%).

Fonte: Comunicato MSE

3 agosto 2007

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