Questa fase riguardava una prima manifestazione di interesse che metteva in campo idee e progettualità che verranno probabilmente fatte incontrare tra loro e rese più organiche prima della vera e propria domanda di finanziamento (il bando è previsto per fine anno-inizio del 2008). L’obiettivo, nuovo per il “sistema Italia”, è di creare processi e prodotti innovativi che potranno, da un lato, contribuire a risolvere la sfida energetica del paese e, dall’altro, creare nuove realtà industriali, imprese e posti di lavori.
Il responsabile del progetto, Pasquale Pistorio, si trova dunque sul tavolo idee e proposte di una ampia fetta della ricerca e dell’imprenditoria nazionale. A quanto pare anche la squadra di “Industria 2015”, capitanata da Andrea Bianchi (Direttore generale del Ministero per lo Sviluppo produttivo e la Competitività) e da Andrea Vecchia (Direttore generale dell’IPI, l’Agenzia tecnica del MSE), sembra molto soddisfatta di questo primo risultato quantitativo che va oltre ogni più rosea aspettativa, ma, a loro dire, anche perché il mercato ha dimostrato di “rispondere con interesse e curiosità”.
Le proposte vengono da tutta Italia. Le imprese più intraprendenti sono state quelle lombarde con 388 idee progettuali e l’Emilia Romagna con 318; seguono Lazio, Veneto, Campania, Puglia e Toscana. La metà delle imprese sarebbe disponibile a ricercare ulteriori partner e a creare alleanze per rafforzare l’idea progettuale o la filiera concepita, sperando però anche nel ruolo di “agenzia matrimoniale” del MSE e di IPI.
Tra le tecnologie considerate nei progetti la più presente è il fotovoltaico con 125 proposte. Importante il numero delle proposte di tecnologie avanzate di efficienza energetica per la produzione industriale (99), la bioenergia (71), la cogenerazione e trigenerazione (48), le tecnologie dell’idrogeno e delle celle a combustibile (46), i biocombustibili (45), i materiali ad alta efficienza per l’edilizia (45) e l’eolico (43).
Gran parte delle proposte provengono dalla grande impresa (con più di 250 addetti) con 348 progetti. Molto presente è la micro-impresa (meno di 10 addetti) con 262 proposte, seguita dalla piccola (246 progetti), dalla media impresa (167) e dai consorzi (44).
In quasi il 58% dei progetti il costo stimato è inferiore ai 10 milioni di euro; nel 19,7% oscilla tra 10 e 15 milioni di euro; nel 13,5% tra 16 e 30 milioni di euro. Solo il 9% dei progetti prevede un costo superiore ai 30 milioni di euro.
Gran parte delle imprese preferirebbero un finanziamento a fondo perduto, ma diverse opterebbero anche per un contributo in conto interessi o per il credito d’imposta. Interessante anche la ricaduta occupazione possibile stimata dai progetti inviati.
Con l’avvio di questa iniziativa ci troviamo di fronte ad un panel di proposte e di soggetti che mai come adesso potrebbero far scaturire sinergie e opportunità per il nostro sistema industriale sul terreno che oggi è quello più caldo, l’energia. Un’occasione che il nostro paese non può trascurare.
Scarica documento “Primi risultati della raccolta di idee progettuali”
LB
24 luglio 2007