Meno incentivi al fotovoltaico tedesco

  • 10 Luglio 2007

Il Ministro dell'Ambiente tedesco intende abbassare i sussidi al settore dell'energia solare, ma aumentarli per il complesso delle rinnovabili. Critiche dalle industrie fotovoltaiche tedesche

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Il Ministro dell’Ambiente tedesco, Sigmar Gabriel, ha dichiarato che i sussidi al settore dell’energia solare saranno tagliati più di quanto finora era stato programmato, mentre gli incentivi per l’installazione di impianti eolici nel mare del Nord e nel Baltico saranno incrementati.
Nella suo rapporto, che traccia l’evoluzione della legge tedesca sulle rinnovabili (EEG) in vigore dal 2000, Gabriel ha dichiarato che l’obiettivo comunque è di aumentare gli incentivi alle rinnovabili nel loro complesso del 30-40% entro il 2020. Il governo Merkel deve però ancora approvare le proposte nel dettaglio.

Ovviamente forti critiche giungono dal settore fotovoltaico tedesco e, in particolare, dall’associazione di categoria BSW che considera il ritocco al ribasso della tariffa in conto energia un forte pericolo per lo sviluppo industriale del settore e proprio in un momento delicato per la forte concorrenza asiatica, specialmente quella emergente proveniente dalla Cina.
Secondo le ipotesi del Ministero dell’Ambiente, per nuovi impianti FV installati su tetto si propone una diminuzione annuale della tariffa del 7% a partire dal 2009 e dell’8% a partire da 2011. Per quanto riguarda gli impianti a terra, la degressione annuale potrebbe essere anche del 9,5%.
Le industrie tedesche fanno sapere, tramite l’associazione di categoria, che finora la riduzione annuale del 5-6% era sì importante, ma sostenibile e capace anche di migliorare la qualità dei prodotti e dei sistemi. Una riduzione ulteriore potrebbe, invece, inficiare – dice la BSW – i notevoli investimenti delle compagnie tedesche del fotovoltaico che, solo nel 2006, hanno speso un miliardo di euro per ampliare le loro linee produttive e 100 milioni di euro in ricerca e sviluppo, tutto al fine di abbattere i costi.
Vedremo se nei prossimi mesi passeranno le proposte del Ministro Gabriel che potrebbero rimettere parzialmente in discussione la direzione dei flussi degli investimenti sul mercato. A quel punto l’Italia diventerebbe sempre di più titolare di uno dei meccanismi più incentivanti al mondo.

Nel quadro dello sviluppo delle energie rinnovabili in Germania, il Ministro dell’Ambiente ha, inoltre, spiegato che intende portare la produzione di elettricità da rinnovabili al 45% entro il 2030. Attualmente si è già superata la quota del 12,5% che era l’obiettivo per il 2010. Obiettivo intermedio per il 2020 è arrivare al 27%.
Questi target, dice Gabriel, sono in linea con i più ambiziosi obiettivi della Germania rispetto a quanto stabilito in marzo in sede europea per l’UE nel suo complesso; infatti, la Germania punta a ridurre le emissioni di gas serra al 2020 non del 20% ma del 40% ai livelli del 1990.
La strada secondo il Ministro è giusta, visto che lo scorso anno il paese è riuscito a evitare l’emissione di 100 milioni di tonnellate di anidride carbonica grazie alle sole fonti rinnovabili. Ha aggiunto che oggi in questi settori sono occupati 214.000 addetti, un vero record  a livello internazionale.

LB

6 giugno 2007

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