Assicurazioni per l’eolico

  • 10 Luglio 2007

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A Trento, grazie all'Università, è stato installato il primo parco sperimentale italiano "minieolico" costituito da 3 turbine. La Zurich ha collaborato per la parte assicurativa dell'impianto

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Nell’area interportuale di Trento è stato installato il primo parco sperimentale italiano “minieolico”. La realizzazione dell’impianto è dell’Università di Trento, mentre, la Zurich, ha collaborato per la parte assicurativa, particolarmente delicata in quanto si tratta di impianti prototipo che difficilmente possono essere assicurati con le normali polizze presenti sul mercato.
Le turbine installate sono tre: una turbina di potenza nominale pari a 1 kW, la cosiddetta “turbina urbana”, prodotta da Zephyr Corporation e di proprietà dell’Università di Trento e due turbine eoliche spesso utilizzate per servire le piccole imprese e le aziende agricole: la turbina Jimp20, con potenza nominale di 20 kW, prodotta da Jonica Impianti, e una turbina prodotta da Gaia Wind, da 11 kW di potenza.

Secondo Lorenzo Battisti, dell’Università di Trento, “l’obiettivo è di aprire il mercato delle energie rinnovabili, e in particolare del piccolo eolico, all’autoproduzione a livello familiare. Affinché ciò sia possibile dimensioni, costi ed esigenze di manutenzione devono diventare realmente accessibili anche per i privati”.

“L’impianto di Trento rappresenta un test anche per la copertura dei rischi operativi e finanziari, data l’elevata componente di innovazione presente negli impianti”, ha dichiarato Massimo Fedeli, responsabile Power & Engineering di Zurich.
Il responsabile della Zurich, riferendosi ai ritardi e ai mancati incentivi pubblici, spiega che anche questi aspetti vanno coperti al pari dei danni diretti, quali guasti, corto circuiti o eventi naturali, poiché “il mancato conseguimento degli incentivi statali riduce l’utile fino a rendere l’investimento non più redditizio”.

In genere, le compagnie assicurative sono in grado di coprire le macchine cosiddette “proven”, che hanno svolto, cioè, più di 8.000 ore di funzionamento in assenza di guasti. Da qui sorge la difficoltà nell’assicurare i rischi nell’ambito di tecnologie, come quelle mini eoliche, che sono riscontrano applicazioni ancora giovani.

10 luglio 2007

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