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Questa parole sono dell’ex responsabile dell’esplorazione e della produzione petrolifera in Arabia Saudita, Sadad Al-Husseini, e sono state citate nell’articolo di Dave Cohen dal titolo “A paradigm shift” apparso sul sito ASPO USA e riportato da Energy Bulletin.
L’articolo è interessante perché fornisce interpretazioni su come potrebbe evolvere l’offerta di petrolio dei paesi OPEC. Alla luce di un decremento della produzione petrolifera dell’Arabia Saudita dell’8% nel 2006, le domande che vengono poste nell’articolo sono: non possono o non vorranno aumentare le esportazioni di greggio?
Se da una parte esiste la quasi certezza che la capacità produttiva dell’Arabia Saudita stia scemando, un’ipotesi che andrebbe però valutata meglio visto che il governo saudita non rivela i dati sulle riserve del più grande campo petrolifero convenzionale mai scoperto al mondo, quello di Ghawar, dall’altra sembra sia sempre più evidente il tentativo dei paesi petroliferi di riorganizzare la futura offerta di petrolio mondiale; questi nei prossimi anni, e lo fa capire chiaramente Al-Husseini, eserciteranno sempre un maggiore controllo sulle loro risorse, che oggi superano l’80% di quelle mondiali, e punteranno comunuqe a tenere elevato il prezzo.
Forse siamo di fronte alle prime vere avvisaglie del picco del petrolio?
Leggi l’articolo (in inglese).
21 giugno 2007
