Nuova energia oltre la Manica

  • 29 Maggio 2007

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I contenuti della nuova politica energetica del Regno Unito nel Libro Bianco presentato dal Ministro Darling. Un mix di energia a basso contenuto di carbonio

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La Gran Bretagna punta a triplicare il contributo dell’elettricità da fonti rinnovabili entro il 2015, ma al tempo stesso guarda con attenzione al nucleare e allo stoccaggio della CO2. Obiettivo è ridurre le emissioni di oltre un quarto entro il 2020 (rispetto ai livelli del 1990) e raddoppiare al contempo la crescita economica nei prossimi 20 e più anni.

Quali sono i contenuti della nuova politica energetica del Regno Unito lo abbiamo capito quando qualche giorno fa è stato presentato il Libro Bianco dell’Energia. La ricetta è maggiore efficienza energetica e un mix energetico basato sulla sicurezza degli approvvigionamenti e fonti a basso contenuto di carbonio.

La pubblicazione del documento “Meeting the Energy Challenge – A White Paper on Energy”, da parte del Ministro del Commercio e dell’Industria inglese, Alistair Darling, richiede al Regno Unito, anche di diventare leader nello sviluppo della cattura e stoccaggio di anidride carbonica e di aprire una consultazione sul “ruolo significativo che nuovi impianti nucleari potrebbero avere nella riduzione delle emissioni”.
Secondo Darling, con queste misure proposte al governo si possono abbattere tra 22 e 33 milioni di tonnellate di carbonio al 2020, cioè sarebbe come tagliare tutte le attuali emissioni prodotte dagli autoveicoli circolanti nel Regno Unito.

Il White Paper spinge, inoltre, lo sviluppo della produzione locale di energia attraverso la microgenerazione e propone un innovativo piano di commercio delle emissioni di CO2 per le imprese (come banche e supermercati) che consumano oltre 6 milioni di elettricità all’anno.

La strategia complessiva di questa nuova politica è di favorire quei mercati delle risorse energetiche “competitivi e regolamentati in maniera indipendente” perché questo, secondo gli ispiratori del documento, è il modo economicamente più valido per un’energia sicura e per minori emissioni.
Al Times, il primo Ministro Tony Blair ha dichiarato che la scelta da fare “non è fra crescita e non crescita, ma fra crescita ad alto tenore di carbonio e crescita a basso tenore di carbonio”. Blair ha concluso dicendo che questa è “una scelta che va presa subito perché i vantaggi si faranno sentire solo nei decenni a venire”.

Il White Paper arriva a poco più di due mesi dal “Climate Change Bill” in cui il governo britannico si era posto l’ambizioso obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica del 60% entro 2050 ai livelli del 1990, con un target intermedio del 26-32% entro il 2020. (vedi articolo Qualenergia.it)

Per scaricare il corposo documento “Energy White Paper: Meeting the Energy Challenge” clicca qui.  E’ possibile anche scaricare separatamente i diversi capitoli, gli annessi e i documemti di supporto.

LB

29 maggio 2007

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