Kyoto nello sviluppo economico

  • 21 Maggio 2007

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Nuove idee per l'energia. Il Ministero dello Sviluppo Economico invita le aziende italiane a presentare progetti industriali innovativi sull'efficienza energetica e le fonti rinnovabili. A fine anno i primi progetti finanziati.

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Il Ministero dello Sviluppo Economico invita le aziende italiane a presentare progetti industriali innovativi sull’efficienza energetica e le fonti rinnovabili.
Nella conferenza stampa di oggi il Ministro Bersani e Pasquale Pistorio, responsabile del progetto, hanno lanciato questa sorta di “chiamata di interesse” alle aziende italiane orientata alla creazione di una eco-industria nazionale. Oggi dunque parte la prima fase della strategia contenuta nel disegno di legge conosciuto come “Industria 2015” (vedi articoli “Esperti in efficienza e innovazione” e “L’energia della ricerca” su Qualenergia.it).

Cosa si chiede alle imprese? Esse, in associazione con università, centri di ricerca e sistema finanziario, potranno presentare dal 21 maggio al 21 giugno proposte di nuove tipologie di prodotti e/o servizi orientati al risparmio energetico con un elevato livello di innovazione tecnologica e con alte ricadute industriali. Anche le Regioni potranno contribuire alla segnalazione di progetti industriali innovativi svolgendo un ruolo di cofinanziamento e di sviluppo di specifiche aree.
Questa fase è dedicata ad uno screening delle proposte progettuali in campo, mentre entro il mese di settembre, dopo che una commissione le avrà valutate, sarà presentato un piano programmatico (Progetti di Innovazione Industriale – PII) al governo che consentirà di indirizzare le risorse del Fondo per la competitività, istituito dalla Finanziaria 2007, agli interventi, meglio se grande dimensione, che meglio saranno in grado di innescare processi di rapida diffusione di attività industriali. Gli obiettivi tecnologici-produttivi (OTP) saranno i seguenti:

  • OTP1 – mettere sul mercato nuovi prodotti e tecnologie per la generazione di energia (fotovoltaico, solare termico, eolico, bioenergia, generazione distribuita, cogenerazione, rigenerazione e micro generazione, ecc.);
  • OTP 2 – accompagnare la riqualificazione di comparti industriali esistenti verso prodotti più efficienti a livello energetico (motori elettrici per trazione e azionamento, tecnologie avanzate per l’illuminazione, accumulatori e batterie di nuova generazione, inverter, sistemi di controllo e comunicazione incorporati nelle macchine, materiali ad alta efficienza per l’edilizia, elettrodomestici ad alta efficienza, ecc.);
  • OTP 3 – favorire la revisione dei processi produttivi al fine di ridurre l’intensità energetica delle lavorazioni (biotecnologie, tecnologie della combustione, processi a membrana per filtrazione, tecnologie per la distribuzione di energia più efficiente, architettura bioclimatica, ecc.).

Entro settembre verranno proposte al ministro Bersani le procedure amministrative da attivare per finanziare e realizzare le idee progettuali. Saranno comunque favorite proposte provenienti da una pluralità di soggetti di varia tipologia e dimensione (micro, piccole, medie, grandi imprese, istituti e centri di ricerca, università) con la finalità di favorire la collaborazione tra tutti coloro che partecipano alla filiera produttiva o al sistema industriale.

“La mia speranza è che questo giorno venga ricordato, almeno da chi si occupa di questi aspetti, come il giorno d’avvio di una politica industriale totalmente nuova per questo paese” ha detto il Ministro Bersani in apertura della conferenza stampa di oggi. “Non finanzieremo più capannoni o generici investimenti – ha continuato il Ministro dello Sviluppo Economico – ma cercheremo di sospingere il sistema verso nuove frontiere dell’innovazione con obiettivi nuovi e con modelli di partecipazione rinnovati”. “Con questi interventi possiamo fare innovazione, sviluppo e PIL”, ha dichiarato Bersani.

Le idee progettuali e le proposte dovranno essere formulate a titolo gratuito e saranno raccolte e utilizzate senza che ciò possa costituire alcun diritto o aspettativa, né obbligo alcuno da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Potranno essere rese pubbliche solamente le informazioni per le quali il proponente abbia fornito il proprio consenso.

Le idee progettuali proposte potranno essere inviate tramite il formulario compilabile on line presente al seguente indirizzo: www.industria2015.ipi.it (sarà disponibile anche una guida ad hoc).
Una modulistica a parte, sempre sullo stesso sito, è disponibile anche per le Regioni.

Una Commissione, probabilmente un Agenzia ad hoc indipendente valuterà i progetti finali, che si presume dovranno essere finanziati tra fine di quest’anno e l’inizio del prossimo.

Le risorse finanziarie disponibili saranno così costituite:

  • 350 milioni di euro del Fondo Competitività e lo sviluppo istituito con la Finanziaria 2007;
  • eventuali risorse provenienti dal FIRST (Fondo Investimenti in Ricerca Scientifica e Tecnologica) con dotazione di un miliardo di euro;
  • eventuali risorse per la programmazione collegata all’utilizzo dei Fondi Comunitari 2007-2013;
  • eventuali risorse del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS) per le quali si prevede uno specifico programma interregionale nel Mezzogiorno finalizzato alle fonti rinnovabili e al risparmio energetico per complessivi 2,3 miliardi di euro;
  • eventuali fondi regionali ordinari.

Pistorio ha sottolineato che “questo è un modo nuovo di avviare un progetto di ricerca industriale, con il quale vengono di fatto realizzati due obiettivi. Il primo è quello di innovare una governance della politica industriale e il secondo è la nuova filosofia sottostante che intende generare nuove ricadute industriali che coinvolgano tutto il sistema”.

LB

18 maggio 2007

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