Mi scaldo con la biomassa

  • 9 Maggio 2007

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Lo sviluppo del teleriscaldamento a biomassa in Italia per il risparmio energetico e la riduzione della CO2. Resoconto dell'Assemblea annuale della Fiper, la Federazione Italiana Energie Rinnovabili.

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Nell’ambito dell’Assemblea annuale della Federazione Italiana Energie Rinnovabili (FIPER) dello scorso 5 maggio, svoltasi a Pollein (AO), sono stati presentati i risultati conseguiti dalla Federazione sul fronte ambientale ed economico grazie al teleriscaldamento a biomassa: 150mila le tonnellate di CO2 evitate in atmosfera, 96mila le tonnellate di gasolio non utilizzate con un risparmio per gli utenti del 35%.
Ad oggi i Comuni italiani dell’area alpina ed appenninica che possono contare su una quasi totale autosufficienza energetica grazie alle centrali che aderiscono alla Fiper, sono 52 e, per il futuro, prevediamo l’adesione di altre società di teleriscaldamento e cogenerazione.
La volontà da parte degli operatori non manca e come Federazione proponiamo la realizzazione di nuovi impianti di teleriscaldamento a biomassa; stimiamo che potrebbero essere realizzate dalle 300 alle 500 nuove centrali nelle zone alpine e prealpine, quelle non ancora raggiunte dalla metanizzazione, con il coinvolgimento di circa 1.500.000 di persone e un risparmio di un milione di tonnellate di gasolio equivalente a mancate emissioni di 3 milioni di anidride carbonica.

Queste proposte saranno ribadite anche nell’audizione del 9 maggio 2007 in Commissione Agricoltura del Senato, per favorire in Italia lo sviluppo delle biomasse a fini energetici.
In particolare, secondo Fiper, è necessario:

  1. incentivare le attività di ricerca sui cloni più adatti alle varie aree geografiche;
  2. incentivare le attività di supporto e ricerca allo sviluppo industriale di macchine e attrezzature adatte al nostro territorio;
  3. incentivare le attività capillari di sperimentazione e dimostrazione delle tecnologie;
  4. creare imprese pilota e sperimentali;
  5. erogare contributi per la formazione e per le attrezzature a società consortili per la produzione, la commercializzazione e lo stoccaggio di prodotti energetici;
  6. garantire il diritto all’utilizzo di terreni montani, pubblici e privati, abbandonati.

L’applicazione di queste misure sarebbe, secondo Fiper, un volano per la produzione e l’impiego di biomassa proveniente da colture dedicate, con una positiva ricaduta sulla custodia dei boschi, la manutenzione del verde, il recupero delle potature agricole.
Un altro interessante sviluppo verrebbe dall’impiego delle ceneri da combustione, materiale finora classificato come rifiuto. Secondo uno studio congiunto del Comitato Termotecnica Italiano (CTI) Energia e Ambiente, di TCVVV spa, FIPER, Consorzio Forestale Alta Valtellina, KOBA, Università Politecnica delle Marche, VTT Energy (Finlandia) e Regione Lombardia, è possibile invece impiegare le ceneri quale ammendante in agricoltura, come del resto già avviene in altri Paesi.

Walter Righini
Presidente Fiper (Federazione Italiana Energie Rinnovabili)

8 maggio 2007

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