Nei 27 paesi membri dell’UE si vendono ogni anno circa 2,1 miliardi di lampadine inefficienti, mentre quelle fluorescenti, a basso consumo, vendute nei dodici mesi sono state solo 180 milioni. Le lampadine inefficienti in uso in Europa sono circa 3,6 miliardi e sostituendone almeno la metà, si taglierebbero 23 milioni di tonnellate di CO2 annue, con un risparmio economico nei consumi elettrici pari a 7 miliardi di euro.
Il consorzio Ecolamp che riunisce i produttori di lampadine a basso consumo per organizzarne lo smaltimento avverte tuttavia che se le lampade a basso consumo verranno buttate via come un rifiuto qualunque potrebbero provocare gravi danni all’ambiente.
Una nota di Ecolamp precisa che “il rovescio della medaglia delle nuove lampade a basso consumo è rappresentato dalla presenza di mercurio e polveri fluorescenti che sono sostanze nocive per la salute dell’uomo e inquinanti per l’ambiente tanto che, giunte a fine ciclo di vita, vengono classificate, sia per la normativa europea che italiana, rifiuti pericolosi”.
Le lampadine, oggetto della direttiva europea e del decreto legislativo 151/05 sui rifiuti apparecchiature elettriche e elettroniche (Raee), immesse annualmente sul mercato italiano sono circa 120 milioni, tra lampadine a fluorescenza, a ioduri metallici e neon. “Oltre alla pericolosità – spiega Ecolamp – hanno anche la caratteristica della fragilità essendo costituite per il 90% da vetro”. Sembra che il 70% dei produttori che operano nel mercato italiano si siano già associati nel Consorzio Ecolamp.
Intanto il Ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, ha fatto sapere che intende presentare in occasione della prossima Finanziaria una proposta per rendere obbligatorie le lampadine fluorescenti, dando un termine per l’eliminazione e lo stop alla distribuzione delle vecchie lampadine.
Fonte: Agenzia Dire
27 aprile 2007