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Ad aumentare anche più velocemente saranno i profitti delle industrie fotovoltaiche, visto che i costi dovrebbero rimanere contenuti, e ciò spingerà i margini quasi fino al 60%.
Lo studio ritiene che la produzione di silicio per la produzione di celle crescerà almeno di 10 volte entro il 2015. Dalle 41.000 tonnellate di silicio di grado solare del 2006, la produzione dovrebbe passare a 120.000 tonnellate nel 2010 e a 400.000 nel 2015. La potenza installata nel 2015 è prevista in 15.000 MW (era di 2.700 MW nel 2006).
Altri osservatori ritengono invece che i costi dovrebbero ridursi sensibilmente e questo aiuterebbe il settore ad avere una ancora più significativa espansione. Sarà allora importante che le società evitino di tenere alti i prezzi dei moduli e dei componenti vista anche l’incertezza che riguarda i sussidi statali nel futuro.
Jeremy Legget, amministratore delegato della più importante compagnia britannica del solare, ritiene che l’ottimismo del rapporto di Photon Consulting è assolutamente credibile.
Legget, autore anche di un ottimo saggio sulla transizione energetica dalle fonti fossili a quelle rinnovabili (“Fine corsa, Einaudi Editore), è convinto che il settore del solare sarà “uno dei business rivoluzionari del 21° secolo”.
Anche se l’elettricità solare rappresenta oggi solo una piccolissima frazione sul totale mondiale, Photon stima che nel 2015 questa possa rappresentare il 7,6% dei consumi elettrici nelle abitazioni dei 30 paesi più industrializzati o più ricchi del mondo.
Incoraggiante in questo senso la recente notizia che l’energia fotovoltaica in Baviera ha raggiunto un importante obiettivo: contribuire all’1% dell’energia elettrica totale della Regione tedesca. Un risultato raggiunto e superato già lo scorso anno. L’evento sarà festeggiato con una grande festa, “The one- percent-party”, a Monaco ili 5 aprile, nell’ambito del Photovoltaic Technology Show 2007.
LB
4 aprile 2007
