L’atomo non è amico del clima

  • 27 Marzo 2007

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Se la risposta all'aumento delle temperature del Pianeta fosse il nucleare non si farebbe altro che sostituire a un rischio un altro rischio ancora più elevato. Da un rapporto dell'Oxford Research Group.

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L’energia nucleare è pericolosa? Può aiutare a ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera? La risposta alla prima domanda è “molto”, la risposta alla seconda domanda è “non abbastanza e non in tempo”. Così si apre un interessante rapporto dell’istituto di ricerca inglese, Oxford Research Group, dal titolo “Energy Secure? Civil Nuclear Power, Security and Global Warming” (pp. 56).

“La peggiore idea per contrastare i cambiamenti climatici è quella di sollecitare l’incremento sviluppo del nucleare civile”. Ne è convinto Jurgen Trittin, ex ministro tedesco dell’Ambiente, che lo scrive nella prefazione del rapporto.
“Lo sviluppo dell’energia nucleare civile – aggiunge Trittin – determinerebbe una crescita automatica della minaccia alla sicurezza internazionale”.
Il rapporto sottolinea come effettivamente l’energia nucleare abbia scarse emissioni di gas a effetto serra (anche se non considerando il suo intero cicla di vita) e che questa sua caratteristica sta diventando il cavallo di Troia dei favorevoli all’atomo. Nello stesso tempo però questa fonte di energia può essere prologo in alcuni Paesi del nucleare militare ed è una ghiotta occasione per terroristi e organizzazioni criminali.
I ricercatori che hanno firmato il rapporto spiegano che se la risposta all’aumento delle temperature del pianeta fosse il nucleare non si farebbe altro che sostituire a un rischio un altro rischio ancora più elevato.

(Fonte: Dire Ambiente)

LB

27 marzo 2007

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