Post Kyoto con energia

  • 21 Marzo 2007

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Dal G8 Ambiente consenso sulla necessità di combattere i cambiamenti climatici. Il Senato italiano intanto aveva approvato la mozione "Clima e Ambiente" dell'Ulivo

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I Ministri dell’Ambiente si sono riuniti a Potsdam (Germania) per il vertice Ambiente del G8 da giovedì 15 a sabato 17 marzo nel corso del quale sarebbe emerso un vasto consenso sulla necessità di combattere i cambiamenti climatici.
Gli Stati Uniti avrebbero tuttavia espresso contrarietà su due punti importanti. Il primo è un mercato globale dei crediti di carbonio, tipo l’Emissions Trading Scheme dell’Unione Europea; il secondo è l’idea che i paesi industrializzati dovrebbero aiutare i paesi in via di sviluppo a raggiungere un “bilancio di interessi” tra le proprie necessità di crescere economicamente, da un lato, e di proteggere l’ambiente, dall’altro.
Una posizione simile potrebbe essere usata da paesi come la Cina per rifiutare specifici obiettivi di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra.

Il Ministro dell’Ambiente canadese, John Baird, ha dichiarato che il Canada intende muoversi verso la sostenibilità ambientale, ma che un accordo post-Kyoto dovrebbe includere anche Stati Uniti, Cina e India; Baird annuncerà presto leggi vincolanti che stabiliranno target di emissione per le industrie canadesi.
Yvo de Boer, Segretario Esecutivo della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) avrebbe osservato che comunque alcuni progressi sono stati fatti, in particolare avrebbe constatato un largo consenso riguardo il riconoscimento delle cause del riscaldamento globale e la loro base scientifica.

L’intento del summit non era di avviare un pre-negoziato su un nuovo accordo per il dopo 2012, ma di prepararsi all’incontro di giugno a Heiligendamm (Germania) dei Capi di Stato del G8, e possibilmente avvicinare i paesi industrializzati a quelli in via di sviluppo ed emergenti.
Il ministro Pecoraro Scanio, al suo arrivo a Postdam, aveva espresso soddisfazione per il voto al Senato di giovedì sulle mozioni Clima e Ambiente. “L’espressione del Senato – ha commentato il ministro – dimostra la volontà unitaria dell’Italia per agire in difesa dell’ambiente e per la riduzione dei gas serra. Il voto di oggi è un incoraggiamento per il ruolo dell’Italia al G8 Ambiente”.

La mozione dell’Ulivo votata al Senato prevedeva la realizzazione entro il 2007 di una conferenza su Clima ed Energia e presentare una sorta di “rapporto Stern”, un documento sulla situazione del cambiamento climatico nel nostro Paese. Come è risaputo il Rapporto Stern mette in evidenza, forse per la prima volta in maniera sistematica, effetti dei cambiamenti climatici sull’economia e, quindi, gli ingenti costi che la comunità mondiale dovrebbe sostenere per l’inazione dei governi (scarica “Stern Review on the Economics of Climate Change – Executive summary” – per ulteriori approfondimenti clicca qui)
I senatori dell’Unione hanno chiesto al governo di “riferire al Parlamento sullo stato di attuazione degli impegni per l’attuazione del Protocollo di Kyoto e sulle iniziative e misure che intende adottare per preparare l’attuazione dei nuovi e più stringenti impegni di riduzione dei gas serra proposti dall’Unione Europea, di attuare, insieme al Parlamento, una urgente riforma organica del sistema di incentivazione, promozione e sviluppo delle fonti rinnovabili e di varare, coinvolgendo l’università e la ricerca scientifica, un programma nazionale di ricerca sul clima, coordinato con analoghe iniziative europee e internazionali, centrato sull’area del Mediterraneo, una delle più vulnerabili per la crisi climatica”.

La mozione impegna inoltre l’esecutivo a “intervenire in modo da incentivare il risparmio dei consumi elettrici domestici, applicando tariffe ridotte in bolletta agli utenti che realizzano una diminuzione dei consumi pari ad almeno il 10% rispetto all’anno precedente; a consentire la scelta, da parte dell’utente, di fornitura di energia elettrica prodotta con fonti rinnovabili; ad incentivare la possibilità di una fornitura di energia elettrica certificata proveniente da impianti alimentati con energia solare, eolica, idroelettrica e biomasse, anche attraverso incentivi fiscali che premino la nascita di nuovi impianti da fonti rinnovabili; ad intervenire in modo che tutti gli utenti possano scegliere tra piani tariffari e fasce orarie che incentivino l’efficienza energetica.

19 marzo 2007

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