Carbone: No

  • 19 Marzo 2007

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Uno spettacolare video girato da Greenpeace che mostra la protesta di alcuni attivisti contro la centrale di Porto Tolle (RO). Un rapporto di Greenpece sul carbone in Italia

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Segnaliamo uno spettacolare video girato nel dicembre 2006 da Greenpeace che mostra la protesta di alcuni attivisti contro la centrale di Porto Tolle (RO).
Un gruppo di climber ha scalato la ciminiera della centrale, dipingendo sulle sue pareti la scritta “No Carbone”. Altri climber hanno invece posizionato sul tetto dell’edificio una mega coccarda con scritto “Enel clima killer”. Gli attivisti hanno trascorso la prima notte sulla ciminiera della centrale al buio: l’Enel ha infatti staccato la luce, anche se, a stare al buio a 250 metri di altezza, si rischia la vita. Un attivista brasiliano si è lanciato con il paracadute dall’alto del camino della centrale: sul paracadute campeggiava la scritta “Energy Revolution”. (VIDEO)

La centrale di Porto Tolle sorge all’interno di un parco naturale definito “patrimonio dell’Umanità” dall’Unesco e, secondo il progetto dell’Enel attualmente in fase di autorizzazione, dovrebbe essere convertita a carbone per una potenza di 1.980 MW e con un’emissione di CO2 di oltre 10 milioni di tonnellate l’anno.

Greenpeace ha presentato di recente un rapporto sul ruolo del carbone nella politica energetica in Italia in cui vengono presi in esame gli impianti esistenti, quelli per i quali è previsto un progetto di riconversione o di potenziamento e quelli che, invece devono essere costruiti da zero. Se tutti i progetti in corso e le ipotesi di espansione del carbone venissero realizzate avremmo un aumento di oltre 40 milioni di tonnellate di CO2, che equivale a un sostanziale raddoppio delle emissioni.
Vengono quindi presentate alcune riflessioni sulle politiche per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra in Italia, strette nella contraddizione degli obiettivi di Kyoto e dell’espansione del consumo di carbone.

Segnaliamo qui anche la posizione di Qualenergia.it sul carbone (vedi articolo)

19 marzo 2007

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